Eurispes, la fotografia di una Italia in crisi

L’ultimo Rapporto Eurispes disegna i contorni di una Italia spossata dalla crisi: un Paese in cui gli italiani stessi ripongono poca fiducia. Lo dimostra  quel 40% di cittadini (un preoccupante +2,2% rispetto al 2006) che si trasferirebbe di buon grado all’estero. Adottando poi (ribaltandolo) il titolo un noto film dei fratelli Coen (“Non è un paese per vecchi”), si potrebbe aggiungere che l’Italia non è un paese per giovani: il 50,9% dei ragazzi tra i 25 e i 34 anni andrebbe volentieri all’estero.

Le mete preferite tra gli italiani desiderosi di lasciare il Belpaese si rivelano essere Francia (16,5%), Stati Uniti (16,1%), Spagna (14,3%), Inghilterra (11,9%) e Germania (10,1%). Le ragioni che inducono a emigrare? Opportunità di lavoro (35,7%), maggiori opportunità per i figli (12,7%), maggiore sicurezza (9,1%), un clima politico migliore (7,8%), maggiore libertà di opinione ed espressione (7,5%) e il costo minore della vita (7,5%).

Il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, ha sottolineato che “l’Italia sta vivendo, insieme, una grave crisi politica istituzionale, economica e sociale; tre percorsi di crisi che si intrecciano, si alimentano e si avviluppano l’uno con l’altro fino a formare un tutt’uno solido, resistente, refrattario ad ogni tentativo di districarlo, di venirne a capo”.

Diminuiscono inoltre le famiglie che “nonostante tutto riescono a risparmiare qualcosa” (26,2% contro il 30,8% del 2010) e a “raggiungere l’ormai ambito traguardo della fine del mese” (61% contro 66% del 2010).

Infine il capitolo-casa, da cui “emerge un quadro preoccupante se si confrontano i dati del 2011 con quelli dell’anno precedente: il 40% delle famiglie italiane ha difficoltà a pagare la rata del mutuo (contro il 23,2% del 2010) ed il 38,1% (contro il 18,1% del 2010) a pagare il canone d’affitto“.

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