Confindustria: in Italia bene la domanda estera, stagnante quella interna

Il Centro studi di Confindustria rende noto che la ripresa mondiale prosegue “a ritmi molto elevati, ma non uniformi” (passo “molto robusto e in accelerazione” in Usa, Germania, Brasile e Russia), mentre l’economia italiana “procede meno rapida.Emerge che l’attività industriale “ha recuperato slancio” all’ inizio dell’anno e che il Pil “riparte” nel primo trimestre 2011, spinto dalla domanda estera (in miglioramento i giudizi Istat sugli ordini esteri). La domanda interna resta invece “stagnante“.

Nel settore manifatturiero – prosegue il Centro studi di viale dell’Astronomia – “le attese delle imprese anticipano ulteriori incrementi di attività”, ma la dinamica dei consumi è ancora lenta (con “deludenti” saldi invernali, immatricolazioni di auto “ferme” e fiducia delle famiglie in “lieve recupero dopo la forte caduta di gennaio”).

Permangono inoltre le difficoltà nell’accesso al credito per le imprese e ciò ostacola “il consolidamento della ripresa”. In Italia i prestiti alle imprese si confermano “deboli” e viene segnalata una “ulteriore stretta a gennaio delle condizioni di accesso al credito nel manifatturiero (per il 12,8% delle imprese)”; i dati qualitativi della Banca d’Italia “mostrano maggiori difficoltà per le piccole e medie imprese: la loro richiesta di credito sale con più forza, mentre l’offerta si fa più selettiva“.

Infine – sottolinea il Centro studi degli industriali – il rincaro delle materie prime “fa salire ovunque la dinamica dei prezzi al consumo” e il rincaro da petrolio “è inevitabilmente marcato: + 9,3% annuo i prezzi energetici al consumo in Italia”.

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