Donne e Lavoro: sempre meno spazio per il lavoro femminile

Il lavoro continua ad essere uno dei tasti più dolenti di quest’Italia oramai in bilico. I giovani una volta giunti alla fine del proprio percorsi di studi si trovano persi in una giungla che offre oramai davvero poco. Le opportunità di un lavoro stabile sono un miraggio lontano e perfino quelle di trovare un lavoro “instabile” diventano sempre più lontane.

Basti pensare che oramai gli inoccupati raggiungono il 10,7% della popolazione, sfiorando una delle soglie più alte mai raggiunte negli ultimi 8 anni.

Basta osservare questi dati per comprendere lo stato a dir poco inquietante in cui versa la nostra odierna economia che oramai conta un tasso di disoccupazione pari al 56,9% . Non da meno la condizione giovanile che ha raggiunto il 34,5%. Ma a destare preoccupazioni sempre più serie sono i dati riguardanti il lavoro femminile.

Le donne non trovano lavoro, le offerte per loro sono sempre meno e l’unica alternativa sembra essere quella della vendita porta a porta. Ad oggi sono circa 52 mila le donne che pur di lavorare si rivolgono a ditte specializzare per la vendita di cosmetici, profumi, articoli per la casa, aspirapolveri e surgelati. Non è cambiato poi molto, insomma, dall’inizio degli anni ‘80 quando la vendita diretta iniziò a divenire una realtà sempre più solida.

L’esercito delle donne (e soprattutto delle mamme), solo così riesce a guadagnare un po’ di soldi, quel tanto in più per far quadrare il bilancio economico. La formula sembra essere piuttosto assortita: c’è chi preferisce il part-time, chi il full time, chi si dedica a questa attività solo qualche ora settimanale, insomma si tratta di un gruppo di lavoro piuttosto eterogeneo che però esiste, nonostante lo Stato (spesso) non ne sia neppure a conoscenza.

Per avere maggiori informazioni sul lavoro femminile visita la nostra categoria “Donne al Lavoro”.

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