Case, crolla il mercato

C’era anche da aspettarselo, alla luce della crisi economica che ha colpito da tempo l’Italia e soprattutto delle nuove tasse a cominciare dall’Imu. Ma ora arrivano dati certo che attestano come il mercato delle abitazioni nel primo trimestre del 2012 abbia subito un crollo verticale, con una diminuzione pari al 19,6% nelle vendite rispetto allo stesso periodo del 2011, passando da 136.780 a 110.021 unità vendute.

 Cifre che arrivano direttamente dall’Agenzia del Territorio e che rappresentano il dato negativo peggiore dal 2004, anno in cui è cominciato il monitoraggio ogni tre mesi. E l’Agenzia fa notare come il mercato “potrebbe registrare un’ulteriore contrazione anche nel secondo e terzo trimestre 2012 a causa della congiuntura economica negativa”.

Se il settore residenziale, con le sue 110mila unità vendute rappresenta il 45% circa dell’intero mercato immobiliare, non vanno meglio le cose nel settore delle pertinenze, ossia box e cantine, che hanno fatto registrare una diminuzione pari al -17,4% passando da 107.593 a 88.894 unità. Ovviamente il dato negativo ha colpito anche i settori non residenziali, con il terziario che ha perso il 19,6% delle transazioni, passate da 3.259 a 2.618, seguito dal commerciale (-17,6%; da 7.916 a 6.521). Contrazioni minori invece nel settore produttivo con le compravendite che passano da 2.474 a 2.279 per un -7,9% complessivo.

Andando ad analizzare le principali città italiane, la diminuzione maggiore nelle vendite ha interessato Palermo (-26,5%) e Genova (-21,8%), mentre a Roma e Firenze le compravendite sono diminuite rispettivamente del 20,6 e del 21,1 per cento. Importanti anche i cali anche a Bologna, con un -18,4% e Torino  che ha fatto registrare un -18,1%,mentre hanno limitato i danni Milano (-10,7%) e  Napoli (-9,8%).

Le cause principali sono da individuare, più che nell’Imu che è stata decisa soltanto a fine 2011, nell’aumento della disoccupazione, nella riduzione della spesa delle famiglie, ma anche nell’aumento dei tassi di interesse e nella difficoltà reale di accedere a mutui vantaggiosi. Secondo Confedilizia comunque “con l’Imu gli effetti sul mercato immobiliare sono disastrosi, soprattutto in riferimento alla totale scomparsa dell’investimento per locare, con i conseguenti effetti sociali che già cominciano a vedersi”.

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