SalvaMutui, Lombardia in soccorso delle famiglie

C’è un’importante novità grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia e i due maggiori gruppi bancari italiani, ossia Intesa San Paolo e Unicredit. E’ quella che andrà incontro a tutti coloro che nei prossimi mesi avranno difficoltà ad onorare gli impegni presi all’atto della sottoscrizione di un mutuo e che non riescano ad onorare ilpagamento delle rate.

Sono due soluzioni specifiche, battezzate ‘Iniziative SalvaMutui’, modellate direttamente dagli esperti del settore delle due banche. Unicredit in particolare prevederà la possibilità di vendere l’immobile acquistato con il mutuo ad una società del gruppo, ossia UniCredit Credit Management Immobiliare, e che si occupa della commercializzazione di immobili acquisiti in sede di asta giudiziale, mantenendo comunque la possibilità di continuare a vivere nello stesso immobile pagando un canone di locazione concordato, ma avendo anche la possibilità futura di riacquistare l’alloggio.

Invece Intesa San Paolo ha previsto la possibilità di sospendere il pagamento della rata fino ad un massimo di 12 mesi, allungando la durata totale dell’ammortamento che comunque non potrà essere superiore ai 40 anni. Per accedere a questo tipo di aiuto saranno obbligatorie sia la prova della situazione di difficoltà, sia un’attestazione reddituale a conferma di un’imponibile annuo non superiore ai 40 mila euro. Per tutte le informazioni si può consultare il sito www.finlombarda.it oppure chiamare il numero verde 800 443 394.

E intanto scade il 31 luglio il termine ultimo per richiedere la sospensione dei mutui, stabilita dall’accordo siglato tra l’Associazione bancaria italiana (Abi) e le associazioni dei consumatori nel 2009 e prorogata poi per  tre volte. Gli ultimi dati parlano di circa 65 mila famiglie che hanno inoltrato la richiesta a fronte di 3,5 milioni di mutui. Tra le cause principali la perdita del posto di lavoro di un familiare, la sospensione del lavoro o la riduzione dell’orario lavorativo per un periodo di almeno 30 giorni o ancora, il decesso o l’insorgere della non autosufficienza del mutuatario.

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