Mutui e compravendite di case, è calo continuo

Ormai non è nemmeno più vero che in tempo di crisi una delle poche salvezze è il mattone. Lo rivelano gli ultimi dati Istatche evidenziano un crollo dei mutui, con cifre complessive che sono paragonabili ai primi mesi del 2009 quando dopo la crisi dell’anno prima si era registrato un netto calo negli investimenti.

I numeri più evidenti arrivano dai contratti stipulati presso gli studi notarili nel secondo trimestre del 2011 e che confermano il calo complessivo fatto già registrare nei tre trimestri precedenti.  Nel secondo trimestre di quest’anno sono stati stipulati 193.474 mutui,con un calo rispetto allo stesso periodo del 2010 dell’8,1 per cento mentre nello stesso periodo le compravendite di unità immobiliari sono diminuite del 3,2%. Il ribasso più evidente ha interessato le case e tutti i locali collegati alle abitazioni, come cantine, posti auto e soffitte.

Scendendo più nel dettaglio si riducono del 5,3% i mutui con costituzione d’ipoteca, ossia i prestiti chiesti dalle famiglie nel momento dell’acquisto, e del 12,3% quelli senza ipoteca, una tipologia che riguarda i finanziamenti alle aziende. Su questo calo, nel periodo specifico, aveva anche pesato l0innalzamento dei tassi Euribor, con le banche che avevano operato una stretta del credito attraverso l’introduzione di criteri più rigidi nella concessione dei mutui.

Il calo riguarda tutte le regioni,  con l’eccezione delle sole Isole nelle quali le compravendite ad uso residenziale aumentano del 7,6 per cento e quelle a uso economico del 18,7 per cento. Nelle grandi città si registra una diminuzione più contenuta (-1,8 per cento) di quella verificata negli altri centri (-4,1 per cento) per quello che riguarda gli immobili ad uso abitativo. Mentre le compravendite ad uso economico mostrano una diminuzione più marcata nelle città metropolitane (-6,0 per cento) rispetto alle altre, dove il calo è di lieve entità. Il numero di mutui risulta in sensibile aumento soltanto nelle Isole (+23,3 per cento): in particolare, quelli senza ipoteca sono cresciuti del 29,9 per cento, i mutui con ipoteca del 19,3 per cento.

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