Saccomanni in bilico. Dimissioni dopo legge stabilità?

Saccomanni in bilico. Dimissioni dopo legge stabilità?Rivolta del PDL contro le parole che il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, avrebbe utilizzato nel corso di una cena con amici in una trattoria a Cetona, durante la quale avrebbe schernito la figura dell’ex premier Silvio Berlusconi e dei parlamentari del suo partito, affermando che “sono contento di vedere che a Berlusconi e ai suoi gli stanno facendo un culo così…”. Ad avere riportato l’episodio è stato il quotidiano Libero, sulla base di alcune testimonianze di persone sedute al tavolo accanto. Ma ad avere rinvigorito la polemica è stato il silenzio del ministro, il quale non ha fornito alcuna smentita o spiegazione, nonostante da un paio di giorni diversi parlamentari pidiellini lo invitassero a chiarire. Alla fine, si vocifera su pressione del premier Enrico Letta e del vice Angelino Alfano, ieri sera è arrivata la nota di Via XX Settembre, con cui Saccomanni smentisce che siano state riportate da lui o da terzi in quell’occasione affermazioni contro la figura dell’ex premier e sempre Saccomanni si dice stanco degli insulti ricevuti da quando ha accettato la carica di ministro.

Ma la sua figura è invisa a destra e sinistra, a causa del suo carattere per nulla prono al dialogo o all’interlocuzione. E se il presunto oggetto delle sue invettive, Silvio Berlusconi, avrebbe detto “questo ha il veleno nel sangue, non l’amore per l’Italia”, anche nel PD non ci sarebbe stima per Saccomanni, tanto che Matteo Renzi potrebbe direttamente o indirettamente chiederne la testa, una volta eletto segretario dei democratici.

Non è un caso che il congresso del PD si celebrerà l’8 dicembre, quando già la legge di Stabilità sarà stata votata da una delle due Camere. A quel punto, il mini-rimpasto sarebbe possibile e con l’arrivo del Natale, Saccomanni potrebbe fare le valigie e uscire dalla compagine di governo.

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