Giunta dichiara Berlusconi decaduto. Parola ora al Senato

Giunta dichiara Berlusconi decaduto. Parola ora al SenatoLa Giunta per le elezioni del Senato ha votato a maggioranza per la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. Com’era nelle previsioni, PD, M5S, Sel e Scelta Civica si sono espressi contro la permanenza del Cavaliere a Palazzo Madama, mentre a votare compatto in suo favore è stato tutto il centro-destra. A questo punto, la parola spetta all’aula del Senato, che sarà chiamato nelle prossime settimane a ratificare o meno la decisione dell Giunta e l’esito non appare del tutto scontato, visto che si voterà a scrutinio segreto. Certo, le chance che il Cavaliere possa farcela sono ridotte al lumicino, tanto che ieri il ministro Angelino Alfano ha consigliato in privato all’ex premier di dimettersi ancora prima di essere dichiarato decaduto, ma questi ha rifiutato nettamente l’ipotesi.

Il commento di Berlusconi è stato duro: sentenza indegna, politica e già scritta. Contro di me, ha affermato Berlusconi, c’è stato un plotone d’esecuzione messo in piedi dal PD.

Di certo, il Cavaliere ha fatto sapere di non essere intenzionato a mollare in nessun caso e si attende un esito positivo dalla Corte di Giustizia della UE, oltre che dalla Consulta, avvertendo i suoi stessi uomini che qualsiasi carica da loro ricoperta la si ha perché l’ha voluta lui. Un messaggio cifrato inviato all’ex delfino Alfano, che questa settimana ha costretto il Cavaliere ad ingoiare il rospo amaro della fiducia al governo Letta e ha di fatto guidato una scissione del partito, che potrebbe formalizzarsi presto, qualora Berlusconi non gli consegni la guida del PDL-Forza Italia.

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