Doppio lavoro e lavoro nero

Doppio lavoro e lavoro in nero non accennano a diminuire nel nostro paese, l’Istat qualche tempo fa aveva lanciato i primi dati che facevano emergere questo fatto, ora dopo una accurata analisi, emergono maggiori dettagli. Il doppio lavoro è una costante nel nostro paese, la crisi ha colpito duramente i consumi delle famiglie italiane e in molti ricorrono ad un secondo impiego.

La media annua degli occupati, secondo i dati raccolti, è di 24.838.000 contro 29.617.000 posizioni lavorative, questo, in soldoni, sta a significare che la percentuale di irregolarità è del 17.6%. Nel complesso bisogna distinguere in tutto e per tutto chi ha un lavoro part time e ne cerca altri per arrivare a fine mese con uno stipendio dignitosi, chi si dedica all’autoproduzione, ossia compie lavori per ristrutturare la propria casa oppure si occupa del proprio orto, tanto per fare un esempio, e chi invece, già munito di un impiego fisso, ne trova un altro per arrotondare lo stipendio.

Una grande parte di irregolarità arriva proprio dal lavoro in nero, si calcola infatti che proprio il secondo lavoro sia spesso in nero e non denunciato; uno studio ha evidenziato come il lavoro domestico abbia il maggior concentrato di lavoro in nero, e si è allo stesso tempo evidenziato che il restante grosso del lavoro in nero proviene dal settore alberghiero, dal settore della ristorazione e dal settore dei servizi alla persona, tutti settori commerciali i cui impiegati sono spesso di secondo lavoro.

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