Bonus Mobili confermato anche per il 2015

bonus mobiliA breve ci sarà l’approvazione del decreto di legge di Stabilità 2015 e tra le varie misure di cui già lungamente abbiamo parlato, ci sarà anche la proroga del Bonus mobili e arredi. Questa misura, pensata per sostenere i consumi, potrebbe però essere sterilizzata dal raddoppio della ritenuta d’acconto applicata dalle banche ai bonifici per pagare i lavori. Ma vediamo insieme in cosa consisterà il bonus confermato da Renzi. L’ecobonus prevederà una detrazione del 65%, da suddividere in 10 quote annuali di pari importo, per le spese sostenute nel 2015 per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, fino ad un ammontare di 96 mila euro per unità immobiliare. Senza la proroga, nel 2015 la detrazione fiscale sarebbe scesa al 50%.

Gli interventi di efficientamento sulle parti comuni dei condomìni avrebbero invece usufruito della detrazione del 65% fino al 30 giugno 2015 e del bonus al 50% dal 1 luglio al 31 dicembre 2015. Con la novità introdotta dalla Legge di Stabilità, invece, tutti i lavori sulle singole abitazioni o sulle parti comuni effettuati nel 2015 saranno agevolati al 65%. Se non interverranno altre proroghe, dal 2016 gli interventi potranno usufruire della detrazione del 36%. Per quanto riguarda la detrazione ristrutturazioni e bonus mobili la norma estende al 2015 la detrazione fiscale del 50% per gli interventi di ristrutturazione fino ad un tetto di spesa di 96 mila euro e l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Anche in questo caso, senza la proroga, il bonus riconosciuto ai lavori di ristrutturazione sarebbe sceso al 40% nel 2015, per tornare al 36% nel 2016.

 All’acquisto di mobili ed elettrodomestici, abbinato agli interventi di ristrutturazione, non sarebbe invece spettata nessuna agevolazione fiscale. Come emerge dalla relazione tecnica, per gli interventi di efficientamento energetico la spesa sarà pari a 4,5 miliardi di euro. L’effetto sarà una riduzione dell’Irpef pari a 115,9 milioni, cui faranno fronte un aumento dell’Iva di 22,7 milioni e delle imposte pagate dalle imprese pari a 68,2 milioni di euro. Per le ristrutturazioni la maggiore spesa si attesterà sui 18,5 miliardi. Ciò significa che a fronte di una riduzione di 259 milioni dell’Irpef pagata dai contribuenti, ci sarà un aumento di 420,5 milioni di Iva versata e di 168 milioni di imposte pagate dalle imprese sui maggiori guadagni. La spesa per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sarà pari a un miliardo. Lo Stato incasserà 18 milioni di Iva e 12,3 milioni come imposte da parte delle imprese.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *