Renzi presenta il governo, ma sembra un Letta-bis

Renzi presenta il governo, ma sembra un Letta-bisAltro che rottamatore. Il governo di Matteo Renzi sembra un Letta-bis, con la conferma di quasi tutti i dicasteri per i ministri di Nuovo Centro Destra, a partire da quell’Angelino Alfano, che il neo-premier non avrebbe voluto all’interno del suo esecutivo, per non dare l’immagine di una prosecuzione dell’esperienza Letta. E, invece, alla fine anche l’ex rottamatore si è dovuto piegare alla Realpolitik e ai diktat di Giorgio Napolitano, che gli ha imposto di tenere l’ex delfino del Cavaliere dentro al governo, per evitare spiacevoli sorprese in Parlamento.

Di renziano c’è ben poco in questo nuovo esecutivo. I ministeri-chiave sono legati all’ala dalemiana del PD, al presidente Napolitano e agli altri partiti della maggioranza.

Lo stesso capo dello stato non sembra convinto che il governo possa durare per il resto della legislatura, anche se ha aggiunto di augurarselo. Nei fatti, la permanenza di Renzi a Palazzo Chigi è legata alla volontà del leader dell’opposizione, Silvio Berlusconi, che siede con il premier attorno al tavolo delle riforme. Va da sé che se il dialogo si dovesse inceppare, Renzi non durerebbe un giorno più al governo.

Ecco, quindi, che non si dovrebbe registrare alcuna crisi fino alla riforma del Senato, che verosimilmente avverrebbe entro un anno da adesso, anche se i tempi potrebbero essere accelerati entro la fine dell’estate.

Berlusconi ha confidato ai suoi di attendersi di tornare al voto nel 2015, ma qualche presumibile incidente al Senato potrebbe portare il governo in crisi anche in autunno, anche se lo scenario sembra improbabile, ma più per un fatto di convenienza elettorale.

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