Per ridurre i consumi della vostra auto usate additivi chimici? Ecco vantaggi e svantaggi

Con i prezzi della benzina alle stelle, sempre più sono le tecniche alternative per risparmiare sui consumi delle auto usate dagli automobilisti sulle strade italiane.

Uno di questi metodi, sempre più usato tra tutti coloro che non intendono rinunciare ad un’auto con motore a benzina o diesel, prevede l’utilizzo di particolari sostanze, dette “additivi”, da aggiungere al carburante, che avrebbero tra i loro effetti una diminuzione dei consumi.

Molti di questi additivi sono in commercio da tempo. Ultimamente però, diversi nuovi prodotti sono stati lanciati con la promessa di far risparmiare molti soldi sulla propria spesa in carburante. Tra questi, un nuovo prodotto di origine americana recentemente commercializzato in Italia, si presenta come un concentrato totalmente innovativo, destinato a rivoluzionare i consumi delle auto usate dagli italiani.

Secondo i produttori dell’additivo, di cui omettiamo il nome, il suo uso comporterebbe diversi vantaggi, tra cui una riduzione dei consumi fino al 20% (fino al 40% per il GPL), una riduzione delle emissioni nocive fino al 25%, un aumento delle prestazioni e un abbattimento dei costi di manutenzione. I vari ingredienti presenti all’interno del composto avrebbero varie funzioni, tra cui una di catalizzatore di combustione per aumentare le prestazioni, ed una di detergente e lubricante di pompe del carburante e sistema di alimentazione.

Questo prodotto, così come tutti gli additivi sul mercato, è stato accolto però con una certa freddezza soprattutto tra gli appassionati di motori. Facendo un giro nei forum online di Alfa Romeo, Citroen o di auto in generale, molti sono gli utenti che si chiedono se si tratti di una “bufala”.

Tutto sommato le conclusioni a cui arrivano gli utenti non sono così negative. C’è ad esempio chi afferma che gli effetti del prodotto, dopo averlo testato, non sono molto significativi, e non ha riscontrato grandi cambiamenti nei consumi della propria auto.

Ma c’è anche chi al contrario testimonia un’effettiva riduzione dei consumi a seguito dell’utilizzo di additivi. Per fare un esempio, una Citroen C5 2.0 HDI può risparmiare fino al 15% sul carburante, il che si traduce in un risparmio di 12-13 euro su un pieno di benzina, a fronte di una spesa di 4 euro per l’additivo.

In definitiva, l’efficacia degli additivi dipende molto dallo stato del motore della propria auto e dal suo livello di pulizia. Sicuramente il loro effetto non è dannoso, e vale quindi la pena provarne diverse marche e constatare personalmente se sussiste un risparmio.

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