Alta velocità: Milano-Bologna in un’ora, Frecciarossa va a bersaglio

L’aria è quella delle grandi occasioni. Una giornata storica per le Ferrovie dello Stato, quella del primo viaggio di Frecciarossa, il treno «che vola sulle rotaie». Con il presidente Innocenzo Cipolletta e l’amministratore delegato Mauro Moretti a fare da padroni di casa e il sindaco di Milano Letizia Moratti che taglia il nastro e dà il via al viaggio dell’alta velocità. Tutti in carrozza, dunque: giornalisti e ospiti.

Tra questi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta; Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea; il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.

La partenza del treno è puntuale, alle 16.20. Dalla Stazione Centrale di Milano, tirata a lucido per l’occasione. Arrivo a Bologna previsto alle 17.25. Sono 182 i chilometri della tratta effettiva dell’alta velocità, 210 chilometri la distanza fra i due capoluoghi, per un’ora e 5 primi di percorrenza.

Ben 170 i cavalcavia attraversati. Sul Po si passa il ponte dell’architetto Petrangeli. Mentre all’arrivo a Reggio Emilia si attraversa il ponte illuminato dell’architetto spagnolo Calatrava, sospeso sopra l’autostrada del Sole. A Modena attraversiamo un viadotto lungo settemila metri. Guardando ai numeri, il costo dell’opera è di poco più di 6 miliardi e 900 milioni di euro. Ad accoglierci all’arrivo a Bologna è il sindaco Sergio Cofferati con cappello d’ordianza rosso da capostazione e paletta in mano, e il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani.

Il viaggio è davvero confortevole. La sensazione è paragonabile a quella dei viaggiatori che all’inizio dello scorso secolo si impressionavano davanti al mito della velocità, che oggi ci fa sentire davvero europei. A trecento chilometri all’ora tutto scorre sotto gli occhi velocissimo. Gli alberi radi della Pianura padana li si scorge per un attimo in fila. Le luci cittadine come lampi improvvisi fuori dal finestrino.

Tutto perfetto, quindi, o quasi. Unico imprevisto, una fermata del treno che dalle Ferrovie segnalano essere dovuta a una “disarmonia” regolarmente prevista dal sistema operativo e risolta in brevissimo tempo. Ma non c’è più tempo per dare descrizioni: l’arrivo puntuale a Bologna mette fine ad un viaggio davvero storico per le ferrovie. Appena dieci minuti in stazione e si riparte alla volta di Milano. Il rientro alla stazione Centrale è con 5 minuti di anticipo sulla tabella di marcia. Nel grande salone delle carrozze segue la festa e a giusto cento anni dalla nascita del Futurismo la città-patria del movimento si emoziona ancora per una velocità – allora impensabile – che oggi è finalmente realtà.

La protesta dei pendolari. Moretti: «Non ce ne dimentichiamo».
Un centinaio di manifestanti hanno accompagnato con slogan di protesta l’inaugurazione della nuova stazione Centrale di Milano e il contemporaneo lancio della tratta Milano-Bologna dell’alta velocità. Esponenti della Cub Trasporti e di gruppi che si definiscono “anarchici appiedati” hanno intonato slogan come: «No ai treni per i pendolari privilegiati, no ai pendolari di lusso».

Secondo i manifestanti l’alta velocità rappresenta una «perdita di tempo» che crea una nuova classe di viaggiatori privilegiati. Durante la visita alla stazione qualche viaggiatore ha contestato Moretti.

Pronta la replica dell’amministratore delegato: «Non dimentichiamo i pendolari – ha detto Moretti – perché come impresa abbiamo attivato come unico investimento l’acquisto di 150 locomotori per il trasporto locale. D’altra parte il trasporto pubblico locale è un servizio universale, cioé vuol dire che nelle tariffe e nei costi é pianificato e deciso dalle regioni. Sono le regioni che devono mettere le risorse finanziarie per comprare anche i nuovi treni».

«L’Alta Velocità – ha spiegato l’assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo – farà bene alla mobilità e all’economia del nostro Paese e io sono convinto anche della Lombardia. Oggi festeggiamo, ma siamo coscienti che da domani cambia l’orario dei treni per oltre 200mila pendolari lombardi e che la situazione non è certo semplice. Abbiamo fatto il possibile, grazie al confronto serrato in regione con pendolari, Trenitalia e Enti Locali, per rendere questi orari più accettabili. Siamo riusciti a fare in modo che l’Alta Velocità non partisse sulle spalle dei pendolari».

Su indicazione di Cattaneo i funzionari della Regione Lombardia domani presidieranno alcuni punti sulla rete considerati nevralgici e particolarmente delicati. L’invito della Regione a tutti gli utenti è di prendere visione dei nuovi orari prima di recarsi nelle stazioni, questo è possibile farlo anche sul sito www.trasporti.regione.lombardia.it oltre che su quello di Trenitalia».

Fonte: Ilsole24ore.com

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