BankItalia: scudo fiscale ha riportato in Italia oltre 85 miliardi di euro

Lo Scudo Fiscale ha fatto “bene” ai conti pubblici del nostro paese: il tesoretto che è stato recuperato grazie a questa misura fiscale, supera gli 85 miliardi di euro. Se vogliamo guardare con un occhio più preciso ai numeri, l’importo totale raccolto, aggiornato al 15 febbraio 2010, è stato pari a 85,134 miliardi di euro: una statistica riportata dagli intermediari che si occupano di controllare le attività presenti dall’introduzione dello scudo fiscale.

Scudo Fiscale: ecco i primi dati

La banca Intesa SanPaolo annuncia, tramite l’amministratore delegato Corrado Passera, la somma raccolta grazie allo scudo fiscale, che ha consentito di riportare in Italia dei capitali posseduti all’estero.

L’importo totale raccolto dall’operazione è stato di 10 miliardi di euro circa, ma non bisogna confrontarlo con le cifre stimate pochi giorni fa tra i 100 miliardi di euro: secondo l’amministratore delegato, la somma di 100 miliardi di euro fa riferimento a patrimoni scudati, ma che rimangono nelle banche estere.

Tremonti: no a tagli su irpef e irap. Risorse alle pmi

Con la nuova finanziaria non ci sara’ nessuna cedolare secca sugli affitti questo è stato deciso dalla Camera e il Ministro Tremonti decide di utilizzare le risorse finanziarie gia’ scarse per risolvere questioni ben piu’ gravi. Niente taglio dell’Irap e dell’Irpef e niente cedolare secca sugli affitti. Gestire al meglio le scarse risorse finanziarie a disposizione, in pratica i 4 miliardi attesi dallo scudo fiscale.

Scudo fiscale: convocato l’ambasciatore italiano in Svizzera

La Svizzera ha convocato l’ambasciatore italiano cercando adeguate risposte sulla piega che sta prendendo lo scudo fiscale. Incursioni nelle sedi Ubs di Milano, Torino, Roma, allo scopo di raggiungere il rientro dei capitali detenuti illegalmente oltreconfine (circa 150 miliardi di euro in Svizzera). Il presidente del Canton Ticino Gabriele Gendotti non usa mezzi termini:
“La Svizzera deve reagire perché con le belle parole non si va molto lontano con gli italiani.

Oltre 29mila italiani risiedono ufficialmente nei paesi a fiscalità privilegiata

Sono 29.158 gli italiani in «paradiso», quelli che hanno scelto di portare la propria residenza in un Paese a fiscalità privilegiata. È quanto risulta dalla lista stilata dall’Agenzia delle Entrate (in base agli ultimi dati dell’Aire, anagrafe degli italiani all’estero) che, contemporaneamente al varo dello Scudo fiscale, ha intensificato la propria attività di lotta all’evasione contro le false residenze all’estero.

Bankitalia: giudizio negativo sullo scudo fiscale

La Banca d’Italia non ha tardato a dire la sua riguardo il provvedimento fiscale più controverso dell’ultimo periodo. Così, mentre Di Pietro parla dello scudo fiscale come lavatoio mondiale della criminalità organizzata, Bankitalia manifesta il suo dissenso. E sembra che il dissenso sia fondato sui numeri: l’istituto di via Nazionale ha rilevato anche un incremento dell’evasione fiscale.

Scudo fiscale: i codici tributo per il versamento

Il tanto discusso provvedimento dello scudo fiscale comincia a prendere forma, grazie all’introduzione dei primi codici tributo da utilizzare in questo senso: tali codici devono essere utilizzati per effettuare il versamento, tramite il modello F24, dell’imposta straordinaria, senza compensare con altri crediti.  Come è noto, lo scudo consentirà agli intermediari di versare le imposte derivanti dall’emersione delle attività patrimoniali detenute al di fuori dell’Italia in violazione del monitoraggio fiscale (si tratta del decreto 78 del 2009, “Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali”).

Scudo fiscale: si possono rimpatriare patrimoni per 300 milardi di euro

Ammontano a quasi 300 miliardi i patrimoni degli italiani detenuti all’estero che potrebbero essere rimpatriati aderendo allo scudo fiscale. Di questi, 125 miliardi si troverebbero in Svizzera e 86 in Lussemburgo. Sono i dati forniti dalla Guardia di finanza e dalla Agenzia delle entrate sulla base di stime Ocse. Sempre secondo l’Ocse è di quasi 7000 miliardi di dollari il giro di denaro orbitante nei paradisi fiscali, dei quali circa 1.600 provento di attività criminali. La prossima settimana è previsto l’arrivo della circolare definitiva.