In Italia le bollette più care d’Europa

L’Italia non è certo il Paese più vivibile d’Europa, a confermarlo ci ha pensato una ricerca di Confartigianato pubblicata sul Corriere della Sera: il Bel Paese detiene il record delle bollette più care del Vecchio Continente. Nell’ultimo anno il costo dell’energia elettrica per uso industriale è cresciuto del 7,5% in più rispetto alla media europea, mentre quello del gas del 17,5%.

Bollette energetiche, italiani penalizzati

Spread e Bund sono termini ancora poco cari alle famiglie italiane, ma quando si tratta di bollette tutti comprendono che ormai si è raggiunto il limite per le nostre tasche. E come testimonia la Confartigianato il futuro per quello che riguarda l’energia si fa molto nero. Con i rincari che hanno toccato le materie prime in settembre si calcola infatti che ogni famiglia arriverà a pagare a fine anno una bolletta energetica pari a 2.458 euro all’anno con un aumento pari al 26,5% da un anno a questa parte.

Prestiti alle imprese: a Todi si promuove l’artigianato

Il 15  gennaio scorso, è stato finalmente firmato il contratto che darà il via alla convenzione stipulata per concedere nuovi contributi agli artigiani in conto interessi.A darne notizia nelle ultime ore,  l’assessore al  Bilancio del comune di Todi in un comunicato in cui si afferma che sono stati molti gli istituti di credito che hanno aderito alla manovra,  dimostrando piena collaborazione e disponibilità, promuovendo,  inoltre,  una salda collaborazione con le varie associazioni di categoria,  i consorzi per le garanzie degli artigiani,  ConfartigianatoCna,  Cosefir e Fidmpresa.

Lavoro: pmi in cerca di manodopera specializzata

Nonostante la crisi che morde l’occupazione, nel 2009 nelle Pmi c’è posto per 94.670 dipendenti. Ma ben il 32,5% è introvabile. E’ quanto rivela Confartigianato, che lancia incredibile a dirsi, l’emergenza manodopera: mancano infatti all’appello falegnami, idraulici, sarti, fornai. Ma anche informatici e addetti alla robotica. Insomma, nonostante la crisi, l’artigianato e le piccole imprese si confermano serbatoio di occupazione stabile e qualificata.