Esce dalla porta delle prime case per rientrare dalla finestra delle rinnovabili. Parliamo dell’imposta comunale sugli immobili che, stando ad una Circolare dell’Agenzia del Territorio emanata lo scorso novembre, dovrebbe essere applicata ai pannelli solari.
La circolare dello scandalo ha naturalmente inaugurato un contenzioso tra Assosolare (l’associazione di categoria dei produttori del settore) e l’Agenzia stessa.
Il problema, sottolinenano quelli di Assosolare è di natura concettuale oltre che economica. Per un impianto da 8 megawatt si andrebbero a spendere 140 milioni all’anno, troncando le gambe al mercato del solare termico. IL giro d’affari del fotovoltaico infatti avrebbe totalizzato entrate per 800 milioni di euro nel solo 2008, con una crescita del 500% sull’anno precedente. Ragioni di natura tecnica, sostiene inoltre l’Associazione, escludono come già reso l’applicazione dell’ICI ai pannelli fotovoltaici.
I parchi solari non costituirebbero infatti, come invece sottolineato dalla Circolare, opifici in senso tecnico (categoria catastale D1), in assenza di una connessione strutturale tra i pannelli e il terreno. Il che dovrebbe avere un effetto di riduzione sostanziale della base imponibile ICI. Un altro argomento oggetto di discussione riguarda la natura pubblica delle finalità del fotovoltaico, sancita per legge dal decreto legislativo n. 387/2003, unitamente alla peculiarità strutturale dei parchi (che insistono su terreni che mantengono la propria destinazione ed uso “agricolo”).
Fonte: Soldiblog.it