Calderoli avanza la proposta di stipendi differenziati tra Nord e Sud

Roberto Calderoli rilancia l’ipotesi di stipendi differenziati al Sud e al Nord rilevando che, secondo un sondaggio, la maggioranza della popolazione sarebbe d’accordo.

«Il popolo, ancora una volta, dimostra di essere molto più maturo e riformista rispetto a diverse forze politiche e sindacali», ha sottolineato il ministro per la Semplificazione.

«Il sondaggio effettuato da SkyTg24 certifica infatti che il 59% dei cittadini è d’accordo con la proposta di buste paga parametrate nelle diverse aree del Paese».
Del resto la retribuzione parametrata sul potere d’acquisto e sul reale costo della vita nelle varie aree del Paese, ha proseguito Calderoli, «non solo darebbe una risposta ai tanti lavoratori dipendenti che al Nord non riescono ad arrivare alla fine del mese ma, assommata alla fiscalità di vantaggio, rappresenterebbe un’attrazione nettissima verso il Mezzogiorno da parte delle imprese – sottolinea Calderoli -, in questo modo, da una parte, si potrebbero creare nuovi posti di lavoro e, dall’altra, contrastare la piaga del lavoro in nero, ovvero i due grandi problemi che affliggono i Sud».

L’idea di buste paghe parametrate al reale costo della vita era stata riproposta dalla Lega, dopo la pubblicazione di un “occasional paper” della Banca d’Italia, sulle «differenze nel livello dei prezzi al consumo tra Nord e Sud». Secondo tale studio, il costo della vita al Sud è inferiore del 16,5% rispetto al resto del Paese (ma il dato potrebbe essere sottostimato).

Fonte: Ilsole24ore.com

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