Slittamento IMU: Niente tassa sulla prima casa

pagamento IMUCome sappiamo, l’IMU sta facendo discutere l’Italia intera. È stata definita la tassa più odiata dagli italiani.. e nelle scorse elezioni politiche proprio la tassa sugli immobili sembra essere stata una delle armi più usate dagli appartenenti ai vari partiti.

Tra promesse di abolizione e le famose favole di restituzione dei soldi già versati, una sola cosa resta certa: è stata finalmente annunciata la sospensione del pagamento fino al 16 settembre prossimo.

Insomma nessuna tassa sulle prime case, per ora, nonostante la franchigia esistete di 200 euro già riduceva all’osso l‘importo da pagare. La sospensione però non sarà valida per le seconde case e gli altri immobili che, proprio come previsto dall’attuale regolamento, dovranno sborsare fior fior di quattrini!

Ma la questione sembra essere ancora piuttosto incerta e fumosa, e il consiglio dei ministri pare non essere riuscito ancora a mettere chiarezza in una situazione così controversa. Secondo quanto detto, per ora, entro il 31 agosto arriverà la tanto attesa riforma dell’Imu ed i primi pagamenti per la prima casa slitteranno dopo il 16 settembre.

Secondo quanto stabilito nella prima bozza di riforma, saranno esentati dal pagamenti anche  i terreni agricoli e i fabbricati rurali, un esonero questo che grazierà circa 17 milioni di persone. A quanto pare ci sarà un occhio di riguardo anche per le imprese che attualmente sembrano essere messe gravemente in crisi dalla depressione economica abbattutasi su tutta l’Europa.

Il nuovo governo ha già annunciato le sue nuove intenzioni, dichiarando che la riforma dell’IMU punterà ad alleggerire le spese fiscali delle famiglie e contribuirà alla ripresa del settore edilizio, gravemente danneggiato negli ultimi anni dalla crisi immobiliare

Ricordiamo inoltre che la sospensione delle rate non andranno a gravare sui Comuni, in quanto lo Stato coprirà una metà del gettito Imu, decisione questa che continua a destare preoccupazioni. Vista la situazione attuale infatti, ci si chiede se tale copertura comporterà nuove tasse per i cittadini! Il governo però continua a tranquillizzare gli italiani annunciando che i soldi necessari per la copertura saranno acquisiti dai tagli alle spese e non dall’applicazione di nuovi tributi.

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