Scuola: In arrivo nuovo sistema di autovalutazione

Lavorare nella scuola è diventato un miraggio. Ad oggi quello della scuola si potrebbe considerare uno dei settori più fermi ed in crisi dell’intero panorama sociale ed economico italiano. Non ci sono posti di lavoro sufficienti e la qualità del sistema scolastico sembra cadere sempre di più a picco.


A tal proposito giunge però dal governo un nuovo criterio istituzionale che aiuterà le scuole a riassestare gli interi assetti organizzativi, creando nuove logiche in grado di attuare importanti sistemi di autovalutazione e verifica dei risultati conseguiti, al fine di migliorare e valorizzare il lavoro degli organi amministrativi ed al contempo di favorirne la trasparenza e la qualità de sistema formativo.

La logica sottostante al provvedimento in questione è sostanzialmente la medesima di quelle che hanno mosso in passato le misure istituite dal ministro Mariastella Gelmini che, al vertice dei soi obiettivi, aveva collocato l’aumento della qualità scolastica mediante un complesso sistema di autovalutazione in grado di apportare una cernita che abbia valorizzato solo gli insegnanti migliori, allineando così l’Italia al resto dei Paesi Europei, i quali possono già contare su ferrei sistemi di valutazione.

Mediante l’attuale sistema di rilevazione, le istituzioni scolastiche saranno quindi sottoposte a ferree rilevazioni nazionali relative agli apprendimenti e alle competenze sviluppate nel corso degli anni da parte degli studenti.

Le rilevazioni saranno effettuate mediante test somministrati nelle classi seconda e quinta della scuola primaria, prima e terza della scuola secondaria di I grado, seconda e ultima della scuola secondaria superiore.

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