Risarcimenti ai precari della scuola

scuolaSono due giorni fa su Il Fatto Quotidiano è uscito un articolo con argomento i risarcimenti ai precari della scuola. In questo articolo si chiarisce che la strategia attuata dal Governo per limitare i danni derivanti dalla sentenza europea del 26 novembre che aveva stabilito l’illegalità della reiterazione dei contratti a termine nella scuola, non è poi così conveniente, infatti si tenta di limitare i danni dai ricorsi che i precari stanno avviando, stabilendo risarcimenti irrisori.

Nell’articolo è stato descritto che l’esecutivo sapeva benissimo della sentenza europea che avrebbe comportato multe per lo Stato italiano e il ministro dell’Istruzione aveva anche detto che si sarebbero fatti trovare pronti all’appuntamento. Infatti, nel decreto che ora sarà solo un disegno di legge in discussione questa settimana al Parlamento, c’è un articolo apposito dove si scrive con chiarezza quale sarà l’entità dei risarcimenti concessi ai docenti precari che hanno avuto contratti per un periodo di tempo superiore ai 36 mesi. Pochi spiccioli per tacitare una platea di insegnanti che si vuole confinare entro un ristretto sentiero che conduca al settore privato.

Chi di loro non troverà posto avrà al massimo 10.000 euro e andrà a cercare lavoro presso le paritarie, così che lo Stato avrà raggiunto il suo scopo. Solo pochi giorni fa una sentenza del giudice del lavoro di Fermo ha stabilito per una precaria non abilitata, un risarcimento di ben 100.000 euro e l’immissione in ruolo attraverso l’annullamento di tutti i contratti a termine con l’imposizione al Miur di predisporne uno nuovo a tempo indeterminato. Ciò vuol dire che, l’indennizzo stabilito dal Governo, in confronto, è una beffa. E’ bene quindi che tutti i lavoratori della scuola facciano molta attenzione.

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