Pensioni di invalidità in Italia: squilibri tra Nord e Sud

Come sempre accade in questi casi a pagare lo scotto della furbizia di pochi toccherà ai soggetti più deboli che saranno sottoposti anche quest’anno ad una raffica di controlli. Stando infatti ai dati rilevati dalla Relazione generale del ministero dell’Economia infatti ci sarebbero manifesti squilibri tra Nord e Sud Italia in fatto di pensioni di invalidità.
In rapporto alla popolazione residente infatti le regioni che registrano un maggior numero di invalidi civili sarebbero l’Umbria, la Sardegna, la Calabria, la Campania e l’Abruzzo.

Se il totale degli italiani che percepiscono una pensione di invalidità civile ammonta a 2,1 milioni, di questi quasi la metà si trova al Sud. Rispetto ad una media nazionale di 3,58 pensionati ogni 100 abitanti, al Nord le pensioni erogate sono 2,91, al Centro 3,73 e al Sud 4,39 ogni 100 abitanti. Ma la regione che ha il maggior numero di invalidi in rapporto alla popolazione residente e’ l’Umbria (5,48).
Tuttavia, quando si parla di importi, e’ il Nord che vanta le pensioni piu’ alte, in media di 5.930 euro (contro il dato nazionale di 5.840), mentre al Centro le pensioni medie sono pari a 5.890 euro e al Sud arrivano a 5.750. Nel 2008 per i trattamenti di invalidita’ civile sono stati erogati 12,5 miliardi di euro.

Considerando i trattamenti erogati al 1° gennaio 2008, infine, il Ministero dell’Economia e delle Finanze mette in evidenza ”un numero relativamente maggiore di prestazioni in tutte le regioni del Sud (in particolare Sardegna, Calabria, Campania, e Abruzzo) rispetto alle regioni del Centro-Nord”. Analogamente nelle regioni del Settentrione, la Liguria presenta un valore pari a 4,10. Le prestazioni di invalidita’ erogate al Nord sono 787.837 e percepiscono un importo complessivo di 4,7 miliardi di euro, mentre al Centro si scende a 435.657 per 2,6 miliardi. Al Sud si trova il resto degli invalidi civili, ovvero 913.584 persone a cui vanno 5,2 miliardi di euro.

Fonte: Borsa italiana.it

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