Monti divorzia da Casini. Al Senato battaglia su voto decadenza

Monti divorzia da Casini. Al Senato battaglia su voto decadenzaIl consiglio direttivo di Scelta Civica ha votato a larga maggioranza per la separazione politica tra Mario Monti e Pierferdinando Casini. I gruppi di Camera e Senato si divideranno, si spera, in modo consensuale, anche se la componente che fa capo a Casini e al ministro della Difesa, Mario Mauro, intende non accettare passivamente la decisione del consiglio direttivo, visto che non avrebbe potuto, secondo loro, deliberare. Al contrario, il vice-presidente Alberto Bombassei chiarisce che la separazione ormai c’è, che il progetto di Scelta Civica va avanti con l’agenda Monti e che bisogna prenderne atto.  A questo punto, i “popolari” di Casini dovrebbero confluire in gruppi autonomi. Alla Camera fanno riferimento all’UDC direttamente sette deputati su 54, mentre 30 sono montiani. I restanti 17 potrebbero decidere di passare con l’UDC, che si propone un’alleanza di centro-destra interna al PPE, insieme all’ala moderata del PDL, guidata da Angelino Alfano.

Al Senato, invece, almeno 12 senatori su 19 appartengono a Casini, che qui ha i numeri per formare immediatamente un gruppo autonomo. E proprio a Palazzo Madama si prevede la battaglia più imminente tra le due componenti di Scelta Civica. Casini ha già annunciato che probabilmente i suoi uomini voteranno contro la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. I numeri in sé non sarebbero sufficienti per salvare il Cavaliere, ma di certo riducono il fronte avversario e potrebbero determinare qualche sorpresa, complici anche le divisioni in seno al PD e ai possibili tentativi del Movimento 5 Stelle di salvare l’ex premier, approfittando del voto segreto, per poi tuonare contro il PD nelle piazze e capitalizzare il risultato alle urne.

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