La Pasqua del 2013 è povera

A meno di una settimana dalla Pasqua si iniziano a tirare le somme sull’impatto che l’attesa festività ha avuto sull’economia. Purtroppo si tratta di dati negativi che tuttavia non sorprendono, già nelle settimane scorse diverse ricerche, tra le quali quella della Codacons, avevano previsto un drastico calo dei consumi. La Coldiretti ha confermato le preoccupazioni, i dati registrati hanno evidenziato la tendenza al risparmio degli italiani: se da un lato si rinuncia ai viaggi dall’altro si ritorna al fai da te.

Durante le festività pasquali ben otto italiani su dieci non andranno in vacanza, preferendo giornate più sobrie in compagnia dei familiari. Drastico calo anche degli acquisti di cibi pronti e dolci tipici, la Coldiretti sottolinea “un significativo ritorno ai fornelli con cinque milioni di italiani che prepareranno da soli i dolci tipici delle feste.” È previsto un forte incremento delle vendite di uova di gallina, durante la settimana Santa se ne venderanno oltre 400 milioni. Che le uova naturali contendessero a quelle di cioccolato il primato della Pasqua è la vera notizia, ma si accontenteranno i bambini di colorare e decorare piccole uova senza nessun regalo dentro?

Intanto la Coldiretti ha voluto evidenziare gli aspetti positivi del cambiamento “La preparazione casalinga dei piatti tradizionali è un’attività tornata a essere gratificante per uomini e donne e che si svolge proprio nella settimana che precede la Pasqua. Gli italiani ai fornelli trovano supporto nel boom delle pubblicazioni e delle trasmissioni televisive dedicate alla cucina, ma anche da internet dove si contano oltre 415 mila italiani che dichiarano di partecipare regolarmente a community sul web centrate sul cibo, sono invece complessivamente 1,4 milioni quelli che vi prendono parte, comprendendo coloro che vi ricorrono solo in condizioni particolari come le feste.

 

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