Investimenti, ecco tutte le regole per le tasse

L’approssimarsi con la scadenza riservata al pagamento delle tasse presenta condizioni nuove anche per i redditi derivanti da investimenti finanziari. In concreto mentre la tassazione sui titoli di Stato rimane invariata al 12,5%, già in questo 2012 cambierà quella relativa agli altri investimenti, passando al 20%.

 Questa nuova aliquota verrà applicata ad interessi, premi e altri redditi di capitale esigibili, ma anche ai redditi diversi di natura finanziaria realizzati a partire dall’inizio di quest’anno. E l’Agenzia delle Entrate ha emesso una circolare per chiarire una volta per tutte i cambiamenti sulle tasse da pagare su risparmi e investimenti, precisando che l’aliquota unica fungerà sia per i redditi di capitale che per i redditi diversi di natura finanziaria.

Ci sarà quindi una cedolare secca sulle rendite finanziarie al posto delle attuali tasse che erano previste, a seconda degli importi al 12,50% o al 27,5%. La volontà è quella di uniformare la tassazione sulle operazioni effettuate presso i mercati azionari soprattutto per evitare speculazioni da parte degli investitori.

In ogni caso sono previste diverse eccezioni. Ecco quelle principali: i proventi dei titoli pubblici saranno ancora tassati con l’aliquota del 12,5%, sia per i redditi di capitale sia per i redditi diversi di natura finanziaria, sempre che rientrino nelle categorie dei titoli del debito pubblico e dei buoni postali. La stessa aliquota ridotta sarà valida per i titoli emessi da enti sovranazionali o internazionali riconosciuti in Italia e i titoli di natura obbligazionaria. Infine regime speciale

per i cosiddetto ‘Trem Bond’, titoli di risparmio dell’economia meridionale previsti dall’ex ministro Tremonti per i quali l’aliquota di tassazione di interessi, premi e altri frutti resta ferma al 5 per cento.

Inoltre per i redditi diversi, come ad esempio quelli derivanti dalla vendita delle azioni, per evitare che l’aliquota pesi anche su quanto maturato prima del 1° gennaio 2012 sarà possibile affrancare il costo o il valore di acquisto dei titoli, delle quote e delle altre attività finanziarie possedute alla data del 31 dicembre 2011 versando l’imposta sostitutiva del 12,5 per cento. Però per poter usufruire di questa possibilità il contribuente dovrà esercitare un’opzione entro il 31 marzo prossimo per i contribuenti in regime del risparmio amministrato, mentre l’opzione va esercitata nella dichiarazione per i contribuenti che determinano il capital gain nella dichiarazione dei redditi.

Nel primo caso le imposte vanno versate entro il 16 maggio 2012 nel secondo il pagamento va effettuato dagli stessi contribuenti entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi.

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