Detrazioni Irpef, ecco i tetti massimi

E’ tema caldissimo di questi giorni e sembra finalmente che il testo relativo alle detrazioni Irpef per il 2013 sia quello definitivo. Ecco perché ci torniamo sopra illustrando tutte le novità previste cominciando dalle riduzioni delle prime due aliquote che passano al 22% per i redditi fino a 15.000 euro e al 26% per i redditi oltre i 15.000 e fino a 28.000 euro.

Restano invece invariate quella del 38% per i redditi oltre i 28.000 e fino a 55.000 euro, del 41% per i redditi oltre i 55.000 e fino a 75.000 euro e del 43% per i redditi oltre 75.000 euro.

 Inoltre è stata confermata la franchigia di 250 euro per le spese la cui deducibilità o detraibilità dal reddito complessivo Irpef è indicata agli articoli 10 e 15 del Testo Unico delle imposte sui redditi  con alcune eccezioni.

In primis le spese riguardanti i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento e per i sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione dei soggetti portatori di handicap, nonché le spese sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida.

Inoltre le spese per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordomuti, le spese sostenute per un importo non superiore a 2.100 euro sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, le spese mediche e di assistenza specifica nei casi di grave o permanente invalidità o menomazione, i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e quelli versati facoltativamente alla gestione previdenziale obbligatoria di appartenenza, i contributi e premi versati alle forme pensionistiche complementari, le erogazioni liberali per il sostentamento del clero e della Chiesa cattolica, le erogazioni liberali ad altre confessioni religiose riconosciute e le somme restituite al soggetto erogatore che avevano concorso a formare il reddito in anni precedenti .

Inoltre é fissato un limite massimo di 3.000 euro, per ciascun periodo d’imposta, di spese detraibili indicate all’articolo 15 del Tuir. Sono comunque escluse da questo limite annuale le spese sanitarie, le spese per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordomuti, le spese sostenute per un importo non superiore a 2.100 € sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, le spese sostenute dai non vedenti per il mantenimento dei cani guida.

Il tetto massimo di 3.000 euro non si applica ai contribuenti con redditi complessivi inferiori o uguali a 15.000 euro, mentre si applica anche a taluni oneri non espressamente indicati nell’articolo 15 del Tuir. Ma in ogni caso è sempre meglio mettere tutto in mano ad un commercialista o ad un Caf per non incorrere in sanzioni.

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