Benzina da record e arrivano gli scioperi

Benzina sempre da record e scioperi in vista: si annuncia un inizio di novembre terribile per i trasporti e gli automobilisti italiani che devo subire da una parte gli aumenti causati dalle accise sui carburanti e dall’altra le decisioni dei gestori, in lotta con il governo.

In base alle ultime rilevazioni di ‘Staffetta Quotidiana’ sul prezzo della benzina presso le stazioni di servizio italiane si stanno battendo tutti i primati in negativo quanto ad aumenti. Il massimo è stato registrato presso i punti vendita della Q8 nei quali per la verde si pagano 1,648 euro al litro, nuovo massimo storico dopo il picco di 1,646 che era stato rilevato lo scorso 19 settembre.

La media ponderata nazionale dei prezzi tra i diversi marchi sale a 1,631 euro al litro, mentre quella del gasolio è arrivata a 1,542 euro al litro. Ma il dato più inquietante emerge analizzando i prezzi di vendita nelle varie zone d’Italia: in particolare al Sud si sfiorano gli 1,7 euro (più precisamente 1,694) per un litro di verde. Quindi per un pieno di benzina necessario ad un’auto di media cilindrata serve una cifra superiore agli 82 euro, contro i nemmeno 70 euro registrati un anno fa.

Ad incidere sul prezzo, ancora una volta, è l’aumento delle accise voluto dal governo per fronteggiare la recente emergenza maltempo in Liguria e Toscana: complessivamente si tratta di 0,89 centesimi in più al litro che vanno ad aggiungersi agli incrementi decisi tra giugno e luglio, ossia  altri 0,19 centesimi al litro per finanziare Fus, cinema e interventi culturali, oltre al maxi-rincaro di 4 centesimi per fronteggiare l’emergenza immigrati.

Il Codacons ha calcolato che queste misure porteranno ad “una tassa aggiuntiva pari ad 89 euro ad autovettura”. Visto che in Italia ci sono 36 milioni e 728.000 veicoli circolanti l’associazione, che ha già deciso di ricorrere al Tar del Lazio contro il provvedimento, parla di “una stangata teorica pari a 3,2 miliardi di euro”.

E la Coldiretti fa rilevare come ormai il prezzo di un litro di benzina “ha sorpassato quello di un litro di vino in vendita sugli scaffali del supermercato, a quello di un litro di latte fresco e a quello di un chilo di pasta. La spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato quella per gli alimentari e le bevande ed insieme assorbono quasi il 40 per cento delle spese degli italiani”.

Inoltre se non verrà trovato un accordo in extremis sul mancato rinnovo del bonus fiscale per i gestori, la prossima settimana comincerà il primo pacchetto di scioperi con gli impianti che resteranno chiusi dalle 19.30 di martedì 8 alle 7.00 di venerdì 11.

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