Lavoro: la maggior parte delle aziende sceglie la cig evitando i licenziamenti

Nonostante tutti i discorsi su una possibile ripresa e sulla fine della crisi, portati avanti dai principali rappresentati del governo, la situazione nelle aziende è drammatica: le scelte, su breve termine, sono ancora condizionate verso tagli e licenziamenti. Ad esempio, pochi giorni fa, i lavoratori di Teleperformance, hanno dato vita ad uno sciopero in due diverse città italiane (Roma e Taranto), per opporsi alla decisione aziendale di porre in stato di mobilità circa 1000 dipendenti.

Un numero di lavoratori pari ai due terzi si concentra solamente nell’impianto di Taranto.
Diverse intese sulla Cassa Integrazione che arrivano da più di un’azienda italiana.
La Cecconi di Ardea, ritira la procedura di mobilità, che doveva riguardare oltre 50 dipendenti, e introduce la cassa integrazione ordinaria, di 13 settimane, grazie al positivo incontro tra i rappresentanti delle due parti interessate e le istituzioni locali.
Stessa situazione per quanto riguarda il cantiere navale Rodriguez di Messina, in cui la cassa integrazione comprenderà a rotazione circa 74 dipendenti.
Stessa sorte per 40/50 lavoratori della Ficantieri di Genova.
Infine importante novità per il gruppo bancario Delta, gestito da Bankitalia per le indagini sul riciclaggio: il ministro dell’Economia Tremonti ha dato il via libera al decreto che salva i lavoratori ed estende la cig anche al settore del credito.

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