Social bond, un investimento alternativo

E’ una formula nuova di investimento, almeno per il nostro Paese, ma sta prendendo sempre più piede anche perché con un solo gesto si investono soldi e si va pure a fare del bene.

Parliamo delle obbligazioni etico-solidali, ossia prestiti obbligazionari destinati a sostenere concretamente organizzazioni no profit che operano in Italia e non solo.

Tecnicamente sono definiti social bond oppure per utilizzare un termine nostrano obbligazioni sociali e finalmente si sta movendo qualcosa anche a livello di comunicazione visto che sino ad oggi erano poco conosciute anche se diversi istituti bancari italiani erano entrati con loro proposte nel comparto.

Come Banca Popolare Etica, che si propone proprio lo scopo di sostenere il non profit, che ha lanciato i suoi ‘Trem Bond’, titoli di risparmio a fiscalità agevolata per l’economia meridionale che prevedono un prelievo fiscale del 5%, a fronte del 20% previsto per gli altri strumenti finanziari. I risparmiatori potranno vincolare i risparmi per una durata di 5 o 7 anni. E nelle ultime settimane sono stati immessi sul mercato due nuovi prestiti obbligazionari, con un collocamento aperto sino al 29 ottobre prossimo: prevedono un investimento minimo di 1.000 euro e pagamento semestrale delle cedole, con un vincolo di 5 anni, mentre nella seconda emissione avranno invece durata triennale.

Sempre in questi ultimi giorni Ubi Banca ha presentato il social bond ‘Ubi Comunità per l’imprenditoria sociale del sistema Cgm’: si tratta di un prestito obbligazionario che sosterrà le imprese sociali del sistema Cgm (Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale), ossia una rete di circa mille imprese sociali in Italia. Ai sottoscrittori verrà offerto un plafond con la stessa cifra dell’importo complessivamente sottoscritto per l’erogazione di finanziamenti a medio-lungo termine a favore di consorzi, imprese e cooperative sociali associate. Il taglio minimo di sottoscrizione è 1.000 euro, durata 4 anni con cedola trimestrale e tasso variabile pari al tasso Euribor a tre mesi aumentato del 3%, mentre la prima cedola è pari al 4% annuo lordo. La scadenza è prevista per il 16 novembre prossimo.

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