Ocse: disoccupazione ai massimi dal Dopoguerra

Le statistiche a volte sono davvero pesanti da digerire. Anche questa, stilata dall’Ocse, che riguarda la disoccupazione e i salati ha confermato come la situazione a livello internazionale sia attraversando un momento delicato. E’ partito dal livello più basso mai toccato in 28 anni, ovvero il 5,8% al termine del 2007, il tasso di disoccupazione ha registrato una terribile impennata, fino ad arrivare al vertice, il punto massimo dal dopoguerra ad oggi, dell’8,7%, nei primi tre mesi del 2010, che in pratica rappresenta circa 17 milioni di persone senza lavoro in più.

E’ quanto affermato dall’Ocse, che evidenzia come questa diminuzione sia in realtà molto eterogenea nei diversi paesi membri, tanto da lasciare delle differenze nel calo del prodotto interno lordo, in parte davvero incomprensibili.
Nel rapporto si sottolinea anche la posizione dei salari italiani nella speciale classifica: siamo negli ultimi posti tra i paesi più avanzati.
Il segretario generale dell’organizzazione Angel Gurrìa traccia la linea da seguire per i paesi membri: è necessario realizzare più di 17 milioni di posti di lavoro, per ritornare sui livelli pre-crisi ed è necessario combinare le riduzioni dei deficit con il calo della disoccupazione.

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