Aumento di capitale Enel: 8 miliardi e 2,48 € ad azione

Sarà pari a 8 miliardi l’aumento di capitale di Enel il cui cda ha fissato a 2,48 euro ad azione il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni, 1,48 euro a titolo di sovrapprezzo. Mentre il rapporto di assegnazione in opzione è stato determinato in misura pari a 13 azioni di nuova emissione ogni 25 azioni già possedute.

Lo rende noto Enel in un comunicato al termine del cda di oggi che ha fissato le modalità per l’emissione dei titoli.

“Conseguentemente – spiega la società – l’operazione comporterà l’emissione di un massimo di 3.216.938.192 nuove azioni per un aumento del capitale sociale di ammontare pari a 3.216.938.192 euro, mentre il controvalore complessivo dell’operazione stessa, inclusivo del sovrapprezzo, risulterà pari a 7.978.006.716 euro”. Ne deriva che al netto del dividendo e del diritto di opzione lo sconto sull’attuale valore del titolo è di circa il 30%.

L’aumento di capitale avrà luogo mediante emissione di azioni ordinarie con godimento primo gennaio 2009 e del valore nominale di 1 euro ciascuna, da offrire in opzione agli azionisti Enel in proporzione al numero di azioni possedute.

Enel ricorda che “l’aumento di capitale risulta inteso ad acquisire sul mercato i mezzi occorrenti a ridurre l’attuale livello di leva finanziaria del gruppo Enel e migliorare di conseguenza il rapporto tra ‘indebitamento finanziario netto’ e ‘margine operativo lordo’ consolidati, con la finalità ultima di consentire alla Capogruppo di mantenere gli attuali elevati livelli di rating sul merito di credito e di offrire al contempo al gruppo Enel sufficienti margini di flessibilità per consolidare il proprio posizionamento strategico nel settore energetico.

La società precisa inoltre che il “ministero dell’Economia e delle Finanze, in qualità di azionista della società, ha rappresentato ad Enel l’interesse ad aderire – anche attraverso società partecipate – all’aumento di capitale, riservandosi, in particolare, di effettuare le necessarie valutazioni definitive una volta resi noti i termini e le condizioni dell’operazione”.

In data 25 marzo 2009, l’azionista Cassa depositi e prestiti, spiega Enel, “ha quindi informato il mercato circa la deliberazione adottata all’unanimità dal proprio consiglio di amministrazione in merito all’adesione all’aumento di capitale di Enel sia per la parte di competenza della Cassa medesima sia per quella di spettanza del ministero dell’Economia e delle Finanze (essendo questa seconda parte subordinata alla cessione, da parte del Ministero, dei diritti di opzione a esso spettanti)”.

Mediobanca, JP Morgan e Banca IMI, in qualità di Joint global Coordinators e Joint bookrunners, Bank of America-Merrill Lynch, Credit Suisse, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Unicredit in qualità di Co-Bookrunners, 13 banche in qualità di Senior Co-Lead Managers e 13 banche in qualità di Co-Lead Managers hanno stipulato in data odierna con la Società un contratto di garanzia in base al quale si sono impegnate a sottoscrivere l’aumento di capitale fino all’importo massimo complessivo di 5,5 miliardi di euro, vale a dire per l’intera parte eventualmente rimasta inoptata al termine dell’offerta in borsa, al netto della quota di spettanza, in via diretta ed indiretta, del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Enel, inoltre, si è avvalsa della collaborazione di Lazard in qualità di financial advisor per l’operazione. Con l’assunzione degli impegni sopra indicati da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze, della Cassa depositi e prestiti nonché delle citate banche, risultano pertanto sussistere i presupposti per la sottoscrizione dell’intero aumento di capitale.

Fonte: Ilsole24ore.com

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