Sospetto casi di riciclaggio al Vaticano

Casi di riciclaggio alla banca del VaticanoIl primo rapporto dell’Autorità di Informazione Finanziaria del Vaticano, voluto da Benedetto XVI, ha rilevato ben sei casi sospetti di riciclaggio nel 2012. Sono recenti le dichiarazioni di papa Francesco che ha espresso le sue perplessità sull’utilità dello Ior all’interno della chiesa cattolica, ed ecco che uno degli uffici del Vaticano pubblica il suo primo rapporto di collaborazione internazionale.

I conti dello Ior sono in stretto monitoraggio, durante l’anno passato sono state fatte circa 2.400 dichiarazioni di trasporti di denaro superiori ai diecimila euro, sia in entrata che in uscita. L’Aif ha inviato diverse segnalazioni di transazioni sospette che coinvolgono l’Istituto per le Opere di Religione, nel rapporto si legge “Considerate la natura, le ridotte dimensioni e le peculiarità del sistema economico-finanziario dello Stato della Città del Vaticano, i dati mostrano un effettivo sistema di segnalazione delle attività sospette da parte dei soggetti a ciò tenuti.

Al di là delle polemica si aspettava con una certa curiosità il primo rapporto dell’Aif, lo scopo con il quale a suo tempo Benedetto XVI creò l’istituzione è ben esplicito dal nome dell’indagine: “Rapporto annuale sull’attività di informazione finanziaria e di vigilanza per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Anno I, 2012”. Il direttore del progetto, Renè Brulhart, ha dichiarato non senza una punta di orgoglio “Negli ultimi anni abbiamo intensificato l’impegno per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, in maniera coerente al quadro economico e finanziario interno e nella prospettiva di rappresentare un partner efficace a livello globale.” Nonostante i buoni risultati, l’affermazione del Vaticano come baluardo finanziario continua a mietere dubbi tra i fedeli.

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