BOT a 3 mesi sotto l’1%

L’ultima riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, dall’1,25% all’1%, ha sortito immediatamente i suoi effetti anche sui titoli di Stato italiani, i cui rendimenti si sono più che allineati nel breve termine a tale manovra permettendo in questo modo a carico dello Stato una minore spesa per interessi a scapito, però, di rendimenti ridotti al lumicino per i piccoli risparmiatori.

Non a caso, nell’odierna asta di Buoni Ordinari del Tesoro i rendimenti di quelli a tre mesi sono crollati sotto il livello dell’1%, segnando un rendimento lordo comporto pari ad appena lo 0,88%; trattasi, nello specifico, del BOT con scadenza 14 agosto 2009 che ha fatto il pieno di richieste a conferma che sia gli investitori istituzionali, sia i piccoli risparmiatori, continuano comunque a prediligere investimenti sicuri anche a scapito dei rendimenti; nel dettaglio, il Tesoro ha offerto BOT trimestrali per quattro miliardi di euro, mentre le richieste sono state più che doppie e pari a 10,11 miliardi di euro.
 
Forte calo dei rendimenti anche per i Buoni Ordinari del Tesoro a dodici mesi, il cui rendimento netto si è anche in questo caso attestato, al netto, al di sotto del livello dell’1% stabilito dalla Banca Centrale Europea; nel dettaglio, l’asta dei BOT a 12 mesi, richiesta per complessivi 11,70 miliardi a fronte dei 6,5 miliardi di euro offerti, è stata assegnata con un rendimento lordo annuo dell’1,13% rispetto all’1,38% della precedente asta.
 
Il persistente ridimensionamento dei tassi di interesse, quindi, da un lato agevola chi ha contratto mutui e prestiti a tasso variabile, ma dall’altro penalizza chi ha liquidità da investire e vuole destinarla a “porti sicuri” come quelli dei titoli di Stato ottenendo però dei rendimenti a dir poco risicati.

Fonte: Vostrisoldi.it

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