Sardegna e Germania, il risparmio arriva dal pubblico

L’esempio di un risparmio intelligente dai consumi deve necessariamente arrivare dalle amministrazioni pubbliche. Ben lo hanno compreso in Sardegna con due esempi importanti da prendere in considerazione, come quelli offerti dal comune di Tula e dalla Provincia di Cagliari.

A Tula, dovendo pensare a come risolvere il problema dell’aggravio sulle tasche dei cittadini in vista della nuova IMU, il Comune ha deciso di pareggiare i conti con il ricavato della produzione energetica proveniente dal Parco eolico comunale. Soldi pubblici, quindi, che andranno ad aiutare i privati e soprattutto la dimostrazione di un investimento intelligente.

Lo stesso principio adottato dalla Provincia di Cagliari, in particolare dal Consorzio di Bonifica della Sardegna che ha eliminato i costi legati alle auto blu investendo quei soldi nella pubblica salute e nell’ambiente, considerandolo il futuro dell’economia. Come ha spiegato il direttore generale, sono stati valutati tutti gli aspetti relativi e si è convenuto che al massimo in quattro anni

saranno in grado di ammortizzare pienamente la spesa dell’investimento.

Un doppio risultato, visto che così si contribuisce anche ad abbassare il livello delle emissioni di CO2 nell’aria con vetture a basso impatto ambientale. Una politica appoggiata anche dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che punta sulla fonti rinnovabili: “Il Comune ha autorizzato l’ingresso delle auto elettriche nelle Zone a Traffico Limitato e la sosta gratuita nei parcheggi a pagamento. A breve, inoltre, saranno posizionate le prime colonnine per la ricarica delle batterie delle auto elettriche”. Per tutti gli approfondimenti 

E dalla Germania arriva un altro esempio da imitare. Su iniziativa diretta del governo è stato infatti deciso di ‘rallentare’ l’alta velocità. La prossima generazione degli ICE, corrispondenti ai nostri Frecciarossa o ai TGV francesi, non andrà oltre i 250 km/h, anche in considerazione del fatto che nel Paese esistono solo due tratte ad altissima velocità, ossia Colonia – Francoforte e Norimberga – Ingolstadt.

Un cambio di rotta deciso intanto per i costi, perché costruire nuove linee rappresenterebbe un investimento importante ma anche perché una minore velocità dovrebbe salvaguardare la meccanica dei treni e quindi ridurre i costi di manutenzione. In ogni caso i nuovi treni non entreranno in servizio prima del 2020 per andare a sostituire la dotazione attuale. Maggiori dettagli in 

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *