Scuole, primi esempi di sostenibilità

6202Le scuole italiane stanno dado il buon esempio per quello che riguarda le energie alternative. E’ il caso di una scuola a Sant’Agostino, in Emilia, che si annuncia sin d’ora come il primo edificio del genere ‘EnergyPiù’ in Italia.

E’ sorto per sostituire il vecchio complesso scolastico distrutto dal tragico terremoto dello scorso maggio ed è una struttura in legno, progettata osservando due principi fondamentali, ossia rispetto dell’ambiente e massima  resistenza ai fenomeni sismici, garantendo così il massimo comfort ai suoi 2450 studenti.

Oltre alla sicurezza garantita dagli accurati test condotti prima dell’inaugurazione ufficiale, l’edificio si caratterizza per la sostenibilità ambientale, anche per il contesto urbano che molto presto sorgerà attorno ad esso e che migliorerà di gran lunga lo stile di vita degli studenti e di tutti gli abitanti della zona. E grazie all’eliminazione delle dispersioni termiche e all’autosufficienza dalle fonti fossili, il complesso scolastico avrà un fabbisogno di energia termica per il riscaldamento pari a 29,6 kWh/mq anno nel periodo invernale. Per tutti i dettagli potete leggere qui.

Invece a Roma è stato installato in una scuola primaria un eco-compattatore Garby nell’ambito dell’iniziativa ‘A scuola vogliamo solo buoni v(u)oti’ con l’intento di sensibilizzare le nuove generazioni nella salvaguardia dell’ambiente. Un’iniziativa che conferma come Ama (Azienda municipalizzata ambiente) si impegni nelle attività didattiche ed educative rivolte ai bambini che si sviluppano nel progetto ‘Ama per la Scuola’.

L’eco-compattatore Garby è stato installato presso l’Istituto Alessandro Magno e sarà utilizzato per la raccolta di bottiglie di plastica e di alluminio. Congiuntamente saranno attivi presso la scuola primaria una serie di progetti educativi  per far conoscere ai bambini le pratiche di riciclo dei rifiuti e l’importanza della raccolta differenziata.  Grazie a questo nuovo impianto i bambini che frequentano la scuola primaria in questione potranno abituarsi a differenziare la raccolta dei rifiuti ed essere quindi protagonisti di un riciclo intelligente. Chi volesse conoscere meglio il progetto può leggere qui.

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