Ebook reader Iliad – recensione

irex iliadGrazie a Simplicissimus siamo riusciti a mettere le mani sul più famoso libro elettronico in Europa. Si tratta dell’ebook reader Iliad che ci è stato affidato (alcuni direbbero incautamente) per uno stress test di una settimana all’interno dell’Iliad Tour 2008. E’ davvero un’alternativa ecocompatibile alla carta stampata? e soprattutto funziona?

Il libro elettronico prodotto da Irex è un vero e proprio computer di piccole dimensioni (fate conto di avere in mano uno di quei quadernini che si usavano alle elementari) dotato di uno schermo con tecnologia e-ink. Per chi non lo sapesse, gli schermi ad inchiostro elettronico sono completamente diversi da quelli retroilluminati dei computer (come quelli da cui state leggendo questo post). Lo schermo è infatti formato da una miriade di micropalline colorate di nero da un lato che si attivano grazie a stimoli elettrici. Dunque quello che viene visualizzato si può vedere solo per riflessione della luce sulla sua superficie….esattamente come un libro di carta stampata!

In effetti è proprio questo l’obiettivo principe di questo ebook reader: mandare in pensione i libri che affollano gli scaffali di casa nostra! Da questo punto di vista posso dire che l’Iliad, come altri devices che ho avuto l’occasione di provare, ha le carte in regola per riuscirci.

In pochissimo spazio fisico si può immagazzinare e visionare (abbastanza semplicemente e velocemente) un intera biblioteca: libri, documenti, pdf, immagini (in bianco e nero per ora) e chi più ne ha più ne metta. Leggere sull’Iliad è un vero piacere soprattutto per i formati ebook supportati più comuni (ci ho letto oltre 300 pagine nei giorni che l’ho avuto in prova) che danno anche la possibilità di ingrandire il testo (toccasana per chi ha problemi di vista) e trovare parole sul dizionario integrato.

Per quanto riguarda documenti da lavoro (come pdf) sono però convinto che dovremo aspettare i nuovi lettori con schermi più grandi che arriveranno sul mercato per la fine di questo 2009 (Irex ne ha già uno adesso a dire il vero). Malgrado questo handicap dimensionale lo schermo dell’Iliad integra il touchscreen e permette di prendere nota e commenti sui documenti che si sta visionando. Anche qui la tecnologia è ancora poco matura e siamo ben lontani dall’immaginario dei prototipi mostrati nei film di fantascienza.

L’Iliad Dispone infine di un collegamento wifi per il trasferimento dei documenti (che può essere fatto via usb o tramite schede di memoria) e per la navigazione su internet, al momento non supportata nativamente, ma implementabile tramite software opensource installabile a parte sul sistema operativo (con core Linux).

Da buon entusiasta tecnologico posso dire che questo genere di oggetti (ne esistono anche di altre marche) rappresenta l’evoluzione naturale auspicabile (nostalgia permettendo) della carta stampata. Una diffusione di queste periferiche permetterebbe di eliminare una non banale fetta di problemi ecologici legati al mondo della carta. Immaginate di ridurre drasticamente la carta in circolazione sul pianeta a partire dalla pubblicità spazzatura, volantini, carta (trattata chimicamente), giornali, riviste, libri. Questo si traduce innanzitutto in minore spazzatura cartacea, minor utilizzo di energia per la produzione-trasporto-distribuzione dei contenuti, drastico calo dello sfruttamento delle materie prime necessarie (cellulosa, inchiostri in primis).

Una vera e propria rivoluzione verde. Certo gli apparecchi consumano elettricità, ma comparati ad un moderno computer risultano essere molto più efficienti grazie alla tecnologia eink che consumano energia solo tra un refresh e l’altro dello schermo. Questi primi libri elettronici ovviamente non sono ancora in grado di competere in tutto e per tutto con la carta stampata, ma nel giro di 2/3 anni gli scenari, dicono gli esperti, saranno diversi.

Insomma se si è disposti a investire un po’ di soldi in questo genere di devices (i più spartani ad oggi partono da un prezzo di 250 euro) secondo me non si rimarrà certo delusi (di sicuro se ci limitiamo a leggere). Fateci un pensiero e magari andate a provarli presso le librerie Feltrinelli e Fnac presso cui sono esposti per farvi un idea più chiara. Buona e-lettura.

Fonte: Ecoblog.it

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *