Acqua, dai piatti ai pannelli fotovoltaico quanto risparmio

photoflow

Il mondo della sostenibilità ambientale si arricchisce di un nuovo protagonista: é il piatto autopulente ideato dallo studio Tomorrow Machine, in collaborazione con la società Innventia.

Non ha bisogno di essere lavato essendo rivestito da un materiale idrorepellente che non si sporca mai. Un rivestimento realizzato in cellulosa e cera sciolta a elevata pressione e temperatura dal KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma. Grazie alle sue caratteristiche, il piatto autopulente respinge i liquidi e lo sporco del cibo, addirittura l’unto dell’olio.

Un’invenzione che consente risparmi in diversi campi: risparmio di acqua e risparmio energetico. Inoltre si tratta di un materiale leggero, molto resistente e che non si rompe, come invece può accadere con i piatti tradizionali. Ora si tratta soltanto di attendere che possa essere terminato lo sviluppo e commercializzato il prodotto.

Molto interessante nel campo del risparmio energetico è anche Photoflow, ossia il pannello fotovoltaico che riesce nello stesso tempo ad assolvere una duplice funzione, ossia raccogliere l’acqua piovana e convogliare il calore dei raggi del sole.

Photoflow è formato da 8 moduli fotovoltaici dalla forma triangolare che uniti formano un ottagono con una pendenza di 3 gradi. Proprio grazie a questo tipo di posizionamento, l’acqua riesce agevolmente a scivolare sui pannelli per poi essere filtrata e fatta confluire in un serbatoio di raccolta in polietilene da 400 litri che evita la proliferazione di funghi e batteri e mantiene quindi l’acqua potabile.

Questi pannelli inoltre sono rivestiti da una superficie anti-riflettente e da una nano pellicola repellente che evita l’accumulo di sporcizia sul pannello, in modo da garantire una maggiore efficienza e una maggiore durata dello stesso.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *