Fondi Pensione e Tfr: come assicurarsi una vecchiaia tranquilla!

Il mondo del lavoro sembra essere un concetto sempre più lontano e difficile da raggiungere per i ragazzi che, allo stato attuale, sembrano avere sempre meno possibilità di ottenere un contratto regolare a tempo interminato e che sia, soprattutto, in grado di assicurare loro una pensione che assicuri una vecchiaia serena.

Data la situazione oramai di difficile gestione, è comprensibile dire che i ragazzi che hanno appena fatto capolino nel sistema lavorativo,

Previdenza complementare: tante agevolazioni e sconti fiscali

Salgono gli iscritti e i rendimenti, i fondi pensione complementari sembrano aver riscosso un certo successo nel 2008, lo testimonia la Covip. Il crescente consenso raccolto da queste forme integrative di previdenza è anche dovuto ad alcuni significativi vantaggi fiscali cui sono soggette. Sottoscrivere una forma di previdenza integrativa, sia essa un fondo pensione di categoria, un fondo pensione aperto o un Piano individuale di previdenza (Pip), permette di beneficiare di alcuni sconti in dichiarazione.

Arretrati e TFR: come si calcola l’Irpef

Sia gli arretrati da lavoro dipendente, sia le somme riscosse da trattamento di fine rapporto, sono soggette all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF); in entrambi i casi, applicando il metodo della cosiddetta “tassazione separata“, il calcolo viene effettuato in via preventiva dal datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta. Dopodiché, sarà l’Agenzia delle Entrate che, in funzione dei redditi percepiti e dichiarati dal contribuente negli anni precedenti, provvederà ad effettuare il calcolo definitivo.

Focus sulle pensioni

È al vaglio del governo una trattativa riguardante le pensioni. È necessaria, infatti, una riforma strutturale del piano previdenziale degli Italiani che si accingono a ritirarsi dal lavoro e dal sistema retributivo\contributivo per entrare nel solo sistema di assistenza alla vecchiaia.

 

 

 

Confindustria propone il blocco del TFR per un anno in azienda

Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, nell’ambito di un incontro con la stampa promosso dall’Associazione Industriale locale a Foggia, ha fatto sapere che intende sostenere le imprese italiane in cattive acque a causa della notevole difficoltà ad ottenere liquidità dagli istituti creditizi:  il rimedio sarebbe quello di bloccare per un anno in azienda i versamenti per i trattamenti di fine rapporto. I flussi di Tfr non andrebbero per un anno all’Inps, ma sarebbero trattenuti proprio all’interno delle stesse imprese.