Ridisegnare i deserti con la geoingegneria

E se si potessero coltivare foreste nei deserti? Questa è l’idea lanciata dal ricercatore Leonard Ornstein, del Mount Sinai School of Medicine di New York, che attraverso l’ausilio della geoingegneria sta pensando di studiare un piano per ricoprire le coste dell’Australia ed il deserto del Sahara con vere e proprie distese di boschi e foreste; il progetto, se realizzabile, permetterebbe di assorbire circa 8 miliardi di tonnellate di carbonio all’anno, costituendo, forse, una speranza in più che il global warming venga arrestato.

Desertec, il sogno dell’energia pulita dal deserto

DesertecIl settore delle energie alternative è quello che forse più interessante e promettente – anche in termini economici- dell’intero universo industriale. Non sorprende, dunque, il proliferare di vari progetti e nuovi investimenti in tante parti del mondo. L’ultimo in ordine di tempo arriva dalla Germania, precisamente da Monaco di Baviera, dove un’importante iniziativa nel campo dell’energia solare sarà lanciato il 13 luglio dal famoso gigante assicurati­vo tedesco Munich Re.

Impianti solari in una piccola porzione di Sahara per produrre tutta l’energia necessaria all’Europa

solare a concentrazionePer ottenere tutta l’energia che serve all’intera Europa basta il sole che cade su una piccola parte del deserto africano del Sahara. Realizzare questo progetto costerebbe circa 50 miliardi di sterline, ovvero 54-55 miliardi di euro. Sembra tanto? Macchè. Solo l’Italia vuol costruire quattro centrali nucleari Epr che (ciò che accade in Finlandia insegna) costeranno almeno 5,5 miliardi di euro l’una, e forse più.