Tremonti: quinto nella classifica Ue per operato

Giulio Tremonti, Ministro italiano all’Economia ed alle Finanze, è più “bravo” del collega austriaco Josef Proll, di quello polacco Jacek Rostowski, e di quello inglese Alistair Darling. A sancirlo è stato il Financial Times che ha stilato la classifica dei ministri delle Finanze Ue. Nel dettaglio, Giulio Tremonti s’è guadagnato il quinto posto grazie al suo operato all’insegna del rigore contabile; meglio di lui, sempre secondo Ft, hanno fatto solo i ministri delle Finanze di Francia, Germania, Belgio e Svezia.

Ue: debito pubblico in Italia desta preoccupazione

Il debito italiano è preoccupante. Lo ha ribadito oggi il commissario Ue agli Affari Economici, Joaquin Almunia, nel corso della presentazione delle nuove stime della Commissione. Almunia ha confermato che la prossima settimana verranno rese note le raccomandazioni per la correzione del deficit anche per l’Italia. Uno dei problemi fondamentali è, appunto, secondo Almunia, quello del peso degli oneri del debito “che sono pari al 5% del prodotto, un livello superiore a qualsiasi altro Paese”.

Scudo fiscale: convocato l’ambasciatore italiano in Svizzera

La Svizzera ha convocato l’ambasciatore italiano cercando adeguate risposte sulla piega che sta prendendo lo scudo fiscale. Incursioni nelle sedi Ubs di Milano, Torino, Roma, allo scopo di raggiungere il rientro dei capitali detenuti illegalmente oltreconfine (circa 150 miliardi di euro in Svizzera). Il presidente del Canton Ticino Gabriele Gendotti non usa mezzi termini:
“La Svizzera deve reagire perché con le belle parole non si va molto lontano con gli italiani.

Bankitalia: Pil torna in ripresa

Dopo cinque trimestri di contrazioni il Pil italiano torna a crescere. Lo afferma Bankitalia nel suo Bollettino economico. La recessione mondiale si è arrestata – si legge nel rapporto – e si sta ora profilando una ripresa, in larga parte grazie al sostegno delle politiche economiche espansive adottate nei principali Paesi.

Gran Bretagna: via al risanamento delle finanze tramite privatizzazioni

La Gran Bretagna mette fuori il cartello vendesi. Il primo ministro britannico, Gordon Brown, ha annunciato ufficialmente un piano biennale di privatizzazioni da 16 miliardi di sterline (oltre 17 miliardi di euro) per contribuire al risanamento delle finanze pubbliche. Il piano di dismissioni nasce dall´esigenza di contrastare un debito pubblico, ormai vicino al 100% del Pil.

Turismo: Italia quinta per numero di turisti

Non poteva che essere diversamente. Sicuramente la crisi economica avra’ influito, ma questo vale per tutti i Paesi. Parliamo del turismo in Italia che, secondo una indagine di hotels.com, vede i nostri alberghi al quarto posto nella graduatoria dei piu’ cari, dopo Svizzera, Danimarca e Norvegia. Siamo al quinto posto per numero di turisti (43,7 milioni), dopo la Francia (82 milioni), la Spagna (59,29), gli Usa (56 milioni), la Cina (54,7 milioni).

Via libera alla Finanziaria: 3,4 milardi spalmati su 3 anni

Via libera alla Finanziaria 2010 da parte del Consiglio dei ministri, che si è riunito a Palazzo Chigi dopo l’incontro fra il governo e le parti sociali avvenuto lunedì e la riunione del Cipe, che ha approvato la relazione previsionale programmatica e la nota di aggiornamento al Dpef. È una manovra “leggera”, composta da tre articoli e una trentina di tabelle: il valore totale è di 3,4 miliardi, spalmati nel triennio 2010-2012.

Finanziaria 2010: no di Tremonti a interventi correttivi

Il pil nel 2009 registrera’ una contrazione del 5%. A confermare le stime del Mef, e’ il ministro Giulio Tremonti, nel corso dell’incontro con le parti sociali per presentare la finanziaria, che conferma anche il deficit al 5% sempre per il 2009. Il ministro ha quindi ribadito che la finanziaria triennale e’ apprezzata all’estero e che non c’e’ alcun bisogno di interventi correttivi.

Tremonti sulle imposte: è impossibile ridurre la pressione fiscale con la crisi

Le imposte sulle società, dopo un decennio di ripetuti tagli alle aliquote oggi fermano la corsa al ribasso. La recessione economica ormai tocca l’economia reale, non é più, limitata come un anno fa, agli istituti creditizi. Con la crisi economica, in molti paesi e’ stata fatta la scelta di salvare le banche, nella assunzione che fosse la scelta costituzionale piu’ razionale – sottolinea il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel suo intervento al Meeting di Rimini, al convegno ‘Oltre la crisi’ -.

No tax area per le nuove imprese del Sud

Il segretario confederale Agostino Megale, commenta gli ultimi dati dell’Ires affermando che l’Italia ha evitato il peggio ma ci attendono ancora sfide difficili. L’Italia infatti porterà per ancora qualche mese, il fardello del suo Pil a -6% nel 2009, che rischia di provocare un impatto pesante sull’occupazione in autunno.

Nel 2009 il tasso di disoccupazione é passato dal 6,3% al 9,4%, fino al 10,3%. Per il segretario confederale della Cgil é altresì necessario che i sindacati si muovano unitariamente per la difesa dell’occupazione.

Economia Usa: nel 2010 il Pil sarà del +2%

Ancora qualche mese è l’America si lascerà il peggio alle spalle. Quest’anno, infatti, gli States dovranno piegarsi alla recessione economica con un prodotto interno lordo in sensibile contrazione, ma già dal prossimo anno è tempo di ripresa e di riscossa per l’economia. Per il 2009, infatti, il PIL a stelle e strisce, in base alle stime rilasciate dalla Casa Bianca, registrerà una contrazione del 2,8%, mentre nel 2010 ci sarà il tanto atteso rimbalzo con un incremento del prodotto interno lordo del 2%, per passare poi ad una crescita del 3,8% nell’anno 2011.

Tremonti: nessun taglio in vista per sanità e pensioni

Il Pil italiano registrerà quest’anno una contrazione del 5,2% ma la crisi mostra segni di attenuazione e negli ultimi mesi si sono ripetuti «segnali non negativi», tanto da ipotizzare la «ripresa dal 2010». È questo il quadro macro-economico con il quale il governo sintetizza nel Dpef  l’attuale congiuntura. Negli ultimi due-tre mesi – è l’analisi contenuta nel Dpef – si sono ripetuti segnali non negativi, per l’economia mondiale e per quella italiana.