Financial Times, l’Italia è instabile

Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato di un articolo del Wall Street Journal nel quale si scansava l’ipotesi che l’Italia potesse fare la fine dell’Irlanda; sempre ieri inoltre c’è stato un balzo di mezzo punto percentuale del costo di finanziamento del debito italiano, insomma gli economisti internazionali parlano del nostro paese. Da questi dibattiti è emersa una Italia che dimostra una certa salute dal punto di vista di finanziario, i conti pubblici sono migliori rispetto a quelli di altri paesi e le banche risultano essere solide, mentre il debito privato è decisamente basso. Non poteva essere altrimenti, le banche in Italia hanno da tempo chiuso i cordoni delle borse e le tasse sono tra le più alte d’Europa, insomma nonostante gli sprechi e i ricchi stipendi di chi fa finta di governarci qualcosa pare che avanzi per far fare all’Italia una figura quanto meno decente a livello internazionale.

Rendimenti Bot stabili, in disce quellidei Ctz

Si è chiusa nel segno della stabilità dei rendimenti l’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) semestrali offerti ieri dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per un importo complessivo pari a 10 miliardi di euro; il tasso lordo si è infatti attestato allo 0,552%, con un rialzo di appena due millesimi percentuali rispetto all’asta precedente; la domanda, come sempre, è stata elevata e superiore al quantitativo offerto.

Mutui: allo studio sostegni alle famiglie a basso reddito, studenti e giovani coppie

Con la crisi che non da cenni di miglioramento soprattutto per i molti lavoratori che sono rimasti a casa, le banche hanno abbassato i tassi di interesse per i mutui e ora decideranno se bloccare il pagamento dei mutui per le molte famiglie in difficolta’.
L’ Abi è pronta per partire con la moratoria sui mutui per aiutare le famiglie in attualemnte in difficolta’.

Pensioni di invalidità in Italia: squilibri tra Nord e Sud

Come sempre accade in questi casi a pagare lo scotto della furbizia di pochi toccherà ai soggetti più deboli che saranno sottoposti anche quest’anno ad una raffica di controlli. Stando infatti ai dati rilevati dalla Relazione generale del ministero dell’Economia infatti ci sarebbero manifesti squilibri tra Nord e Sud Italia in fatto di pensioni di invalidità.
In rapporto alla popolazione residente infatti le regioni che registrano un maggior numero di invalidi civili sarebbero l’Umbria, la Sardegna, la Calabria, la Campania e l’Abruzzo.