La manovra passa anche alla Camera

Ecco il via libera definitivo della Camera alla finanziaria: il provvedimento è infatti stato approvato nel corso della giornata di ieri, con 321 voti favorevoli e 270 contrari. In aula, ha presenziato, in occasione del voto finale, anche il premier Silvio Berlusconi, che ha anche avuto una lunga discussione con il ministro dell’Economia Tremonti.

Tremonti: no ad un’altra manovra nel 2010

Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, esclude l’ipotesi che la correzione dei conti pubblici possa essere fatta attraverso l’aumento o l’introduzione di nuove tasse, definendo una tale politica come un “suicidio”. Durante il suo intervento in commissione Bilancio alla Camera, al termine della discussione riguardante la manovra correttiva, Tremonti ha anche opposto un netto rifiuto contro qualsiasi ipotesi di un’altra manovra nel corso di quest’anno.

Tremonti: manovra necessaria, ok dall’Ecofin

La manovra del governo dovrebbe avere oggi il via libera dal Senato e, sempre in data odierna, ha ricevuto il “lasciapassare” anche dall’Ecofin. Secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, non c’è stata nessuna modifica sui numeri e nessun dietrofront sulle norme, evidenziando come il testo della manovra, in generale, sia rimasto inalterato sia nella quantità che nella qualità. Tremonti si è poi soffermato sui miglioramenti che sono stati apportati alla finanziaria, tra cui, secondo il suo pensiero, la più importante riforma delle pensioni fatta in Europa nel 2010.

Governo-Regioni: Tremonti dice no e salta l’accordo

Ha i contorni del clamoroso, quanto accaduto ieri nell’incontro tra i rappresentanti delle Regioni e il Governo: l’accordo è saltato, ma si è trovata un’intesa con i Comuni. Una riunione che si è svolta lungo più di un’ora e mezza, al cui termine, ha visto i presidenti delle Regioni che sono arrivati in sala stampa per esprimere tutto il loro malcontento. Le parole di Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, “L’esito è stato molto negativo”, non lascia spazio a molte interpretazioni, annunciando anche un appello al Quirinale.

Tremonti: introdurre nell’art.41 della Costituzione la responsabilità individuale

Il ministro dell’Economia Tremonti, intervenuto alla Festa nazionale della Cisl, indica la via da seguire al sistema economico italiano, ovvero quella che porta all’economia sociale di mercato.
Tremonti attacca il corpus immenso di regole, constatando che esiste un numero spropositato di norme che hanno l’effetto di bloccare oltre il necessario.

I giovani industriali: senza crescita siamo un paese morto

Al convegno dei giovani industriali, svoltosi a Santa Margherita Ligure, si discute in particolar modo di responsabilità e riforme, correlate con il delicato periodo che sta attraversando l’economia italiana.
La situazione, secondo quanto sostenuto all’interno dell’assemblea, è seria e richiede uno sforzo comune di tutte le parti in causa per poterne uscire.

Manovra conti pubblici: l’incertezza regna sovrana

Fa discutere il piano di risanamento dei conti pubblici che il governo sta preparando: da sottolineare le ultime novità sul condono edilizio, insieme alla sanatoria sulle “case fantasma”. E’ tempo di grandi lavori al ministero dell’Economia, per dare un volto più delineato a questo provvedimento da 26 miliardi di euro, che permetterebbe di rimettere un po’ in sesto i conti pubblici nel biennio 2011/2012.

Manovra conti pubblici: riduzioni più alte agli stipendi dei ministri e dei manager

La manovra tanto annunciata da Tremonti per rimettere in sesto i conti pubblici andrebbe direttamente ad incidere sugli stipendi di ministri e manager: vien da dire, finalmente, visto che fino ad ora gli unici che hanno pagato, e anche pesantemente, sono stati i cittadini italiani.
In ogni caso, dopo aver definito un “aperitivo” la riduzione del 5% degli stipendi dei parlamentari, si ragiona sulla possibilità di tagliare una cifra che oscilla dal 10 al 15%.
Comunque, rimangono alte le quotazioni che riguardano un taglio dell’indennità dei manager pubblici, anche fino al 10%.