Auto: Mercato italiano in crescita a marzo

Il mercato delle auto in Italia il mese di marzo, grazie agli ecoincentivi promossi dal governo, è cresciuto timidamente dello 0,24%.

Gli italiani hanno sfruttato l’ecobonus e hanno preferito acquistare auto provenienti dalla produzione italiana come Fiat, Alfa e Lancia snobbando le immatricolazioni delle auto straniere.

Il mercato italiano dell’auto è tornato a sorridere a marzo

La ripresa delle immatricolazioni è dovuta in larga parte agli incentivi varati dal Governo. Cresce la quota di mercato di Fiat che passa dal 30,83% di marzo 2008 al 32,62%. Brilla Ford con un rialzo delle vendite del 33,84%. Record per Hyundai (+135%)
Missione compiuta per gli ecoincentivi auto, che a marzo hanno riacceso il mercato delle quattro ruote. Nel mese che si è chiuso ieri le immatricolazioni sono state 214.218, per un aumento dello 0,24% rispetto al 2008 (quando erano state 213.702). Il consuntivo dei primi tre mesi, comunque, resta pesantemente negativo: -19,13% rispetto al 2008.

 

Crisi auto: arrivano gli ecobonus. Servono all’ambiente o aiutano solo a vendere più vetture?

Il ministro Claudio Scajola Mentre il presidente Obama lancia il suo piano per risollevare le sorti economiche del settore auto, a patto che riconverta le vetture verso le energie rinnovabili, e con il duplice obiettivo di svincolarsi sia dalla dipendenza dal petrolio sia per abbattere i livelli di inquinamento, in Italia dopo che Fiat ha puntato i piedi dicendo che 60mila dipendenti sono a rischio licenziamento, pensiamo agli ecobonus.

Due opzioni per l’ecobonus fino al massimo di 1.500 euro

Il provvedimento del Governo a sostegno dell’auto dovrebbe arrivare al Consiglio dei ministri della prossima settimana. Dopo il tavolo istituzionale di mercoledì a Palazzo Chigi, ieri il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola ha aperto un incontro tra i tecnici del suo dicastero e degli altri ministeri coinvolti (Economia, Ambiente, Infrastrutture, Politiche europee). Sono state passate in rassegna diverse simulazioni ed ipotesi di intervento ma per sbloccare la partita e risolvere il nodo risorse sarà decisiva la prossima settimana, in cui sarebbe previsto anche un nuovo incontro con le parti sociali.