L’euro vola a 1,30: banche europee attrezzate per fronteggiare ogni crisi

L’euro prosegue nella sua ripresa nei confronti del dollaro: è la prima volta dallo scorso 10 maggio che la moneta unica europea abbatte la soglia di 1,30 dollari, per raggiungere un massimo di seduta pari a 1,3006. In serata, bisogna sottolineare, al termine della chiusura di Wall Street, era ritornato a 1,2926. Ciò è dovuto in parte a delle buone notizie, come ad esempio il buon esito dell’asta di titoli pubblici in Spagna oppure le convincenti rassicurazioni riguardanti la ripresa del sistema bancario breco.

Yen: continua ascesa sul mercato valutario

Grazie alle condizioni favorevoli create dalla prudenza messa in atto dai mercati finanziari, ecco che sul mercato valutario lo Yen si conferma come nuovo indiscusso protagonista.

Dai risultati emersi si può notare che il cross dollaro/yen nelle ultime ore è sceso oltre la soglia dei 90 Yen, viaggiando a quota 89,75 yen.

Ma a quanto pare la scalata della moneta  nipponica si riconferma vincente anche nei confronti della moneta unica europea, con un cross euro/yen sotto area 122 yen.

Bilanci decennali nel mondo economico: quali sono le sorti dei piccoli investitori?

Solitamente per tirare le somme e trarre conclusioni ferme e determinanti sui tanto temuti  investimenti a lungo termine, bisogna aspettare un arco di tempo che non sia mai inferiore ai dieci anni. Infatti come l’esperienza insegna e la consuetudine vuole, i prodotti finanziari a lungo termine vanno analizzati a posteriori e in un lungo periodo dilatato nel tempo, per poter veramente comprendere pienamente il frutto e l’eventuale vantaggio dell’investimento.

Guardando allora a ritroso, negli ultimi 10 anni , si scopre che mentre l’indice azionario Nasdaq ha perso dal 1999 al 2009 il 44%, i titoli di stato americano sono stati nettamente più fruttuosi e vantaggiosi in quanto nello stesso periodo hanno guadagnato l’85%.

Forex: lo yen fa la voce grossa su aumento avversione al rischio sui mercati

Yen protagonista sul mercato valutario a seguito della debole performance di Tokyo e l’annuncio della Bank of China di avere allo studio diverse opzioni di rafforzamento patrimoniale. Annuncio che fa seguito alla richiesta avanzata ieri dalla Commissione regolatoria del sistema bancario cinese che ha caldeggiato dei piani di reintegro del capitale a seguito della forte crescita dei prestiti in yuan.

Titoli Usa: convenienza garantita per gli europei

Nonostante il maxi rialzo dai minimi di 7 mesi fa, i titoli quotati a Wall Street restano molto attraenti per chi vive da questa parte dell’oceano. Complice è ovviamente il tonfo del dollaro.  Fuori dai confini americani gli investitori stanno comprando a piene mani i titoli delle societa’ dell’indice S&P500, quotate ancora a prezzi altamente vantaggiosi, approfittando del loro potere d’acquisto senza precedenti dovuto alla perdita di valore del dollaro, il cui calo sui mercati si protrae ormai da ben sette mesi.