Il sistema dei buoni pasto a forte rischio

Il grido d’allarme è stato lanciato: nel caso in cui non si riesca a trovare una soluzione a breve, il sistema dei buoni pasto rischia davvero di terminare in un un tunnel senza uscito.
E’ Aldo Cursano a far preoccupare tutti i lavoratori (circa 2,2 milioni) che sfruttano ogni giorno il meccanismo dei buoni pasto per mangiare.
Il vicepresidente della Fipe, ovvero la potente associazione dei pubblici esercizi che fa capo a Confcommercio, ha ammonito tutti riguardo l’utilizzo dei buoni pasto.
Già in data odierna, alcune grandi catene legate alla ristorazione, come ad esempio Mcdonald’s, non accettano più i buoni pasto.

Buoni pasto: Scajola non esclude un aumento del loro valore

Nel nostro Paese il valore dei buoni pasto è fermo a 5,29 euro, da ben dodici anni, mentre nel frattempo il costo della vita è aumentato a dismisura; in Europa, invece, la musica cambia visto che, come sottolinea l’Adoc, in Paesi come il Portagallo il buono pasto ha un valore defiscalizzato pari a nove euro, ovverosia il 70% circa in più rispetto al valore attribuito in Italia.

Buoni pasto: presto saranno da 10 euro

Per chi per motivi lavorativi, è costretto a rimanere fuori casa per pranzo , è in arrivo una buona notizia, infatti, i buoni pasto presto saliranno a 10 euro.
Il ministro Brunetta ha giudicato la proposta pertinente con l’attuale situazione del mercato italiano,  e si è impegnato a sostenerla.  Presto il Governo deciderà di adeguare la cifra del buono pasto come già hanno fatto altri Paesi europei di recente.