Ddl sviluppo: le biomasse avranno maggiore sostegno

Il Ddl sullo sviluppo recentemente approvato, oltre ad aver delegato al Governo le decisioni sulla politica del nucleare, ha previsto anche misure a sostegno dello sviluppo delle biomasse. Il provvedimanto ha confermato, in materia di biogas e biomasse, la tariffa di 28 centesimi di euro per kWh immesso nella rete, ma solo nel caso in cui la potenza non superi 1MW. Per quanto riguarda la produzione sono stati inclusi gli impianti a oli vegetali puri, ottenuti da colture europee.

La bioelettricità prodotta dalle biomasse è più efficiente del bioetanolo

Fonti di energia rinnovabili. Tra le fonti di energia rinnovabili alternative al petrolio vi sono i biocombustibili, ottenuti da masse vegetali che però hanno l’inconveniente di competere con l’industria alimentare per il reperimento delle materie prime, tranne nel caso in cui a essere sfruttate siano biomasse che derivano da scarti che non possono entrare nella catena alimentare.

Svezia libera dal petrolio nel 2030

Si potrà anche pensare che annunci di lungo termine come questo sono prettamente propagandistici, che servono a influenzare l’informazione globale, oppure che fare previsioni per qualcosa che accadrà tra vent’anni sia impossibile, o ancora che fino al 2030 che ne passerà di petrolio sotto ai ponti. Ma se a fare un annuncio del genere è un paese scandinavo come la Svezia, il quale ha oltretutto chiaramente spiegato le linee guida che porteranno a questo cambiamento epocale, c’è da fidarsi.