Allarme Istat, inflazione e prezzo tornano a correre

Da una parte la manovra economica, che dovrà riportare il pareggio, ma i cui effetti sui conti pubblici si sentiranno soltanto nei prossimi mesi, ancora di più nei prossimi anni. Dall’altra però sin da subito le tasche degli italiani si andranno a svuotare rapidamente, con l’inflazione che torna a salire e prezzi che aumentano un po’ in tutti i settori.

Lo confermano i primi dati diffusi dall’Istat che fotografano una situazione drammatica per le famiglie italiane: dopo che a maggio i prezzi erano sostanzialmente rimasti fermi, in giugno l’indice tendenziale è cresciuto del 2,7% tornando sui livelli del 2008 anche se su base mensile la crescita è stata soltanto dello 0,1%. A far lievitare i costi per gli italiani anzitutto la voce trasporti che complessivamente sono saliti del 6,2%.

Una crescita determinata da varie voci, tra l’altro proprio in concomitanza con i primi veri esodi estivi. Sono aumentati del 13,8% i prezzi degli aerei, dell’8,4% quelli dei treni ma il vero boom lo hanno fatto registrare i traghetti con un segno positivo pari al 52,8% come lamentano da tempo le associazioni dei consumatori.

Non così la benzina, cresciuta dell’11,9% su base annua ma scesa dell’1,1% su base mensile. Peccato però che con le nuove accise in vigore complessivamente da oggi il dato crescerà di molto. Inoltre, in prossimità delle vacanze, sono stati registrate anche crescite nei prezzi dei campeggi (+14,4%), degli stabilimenti balneari (+3,5%) e delle pensioni (+2,0%).

E altri salassi sono in arrivo dal settore energia: dal 1° luglio infatti l’elettricità costerà l’1,9% in più con un aumento di 8 euro su base annua mentre il prezzo del metano salirà del 4,2% con un aumento di almeno 44 euro a famiglia.

Quindi a fine anno, se tutto va bene, usciranno 52 euro in più che andranno a gravare sui conti delle famiglie. Una situazione per la quale tutte le Associazioni che tutelano i consumatori sono pronte a proteste serie e decise.

Se l’Adoc prevede un crollo delle spese legate al turismo e un rincaro complessivo vicino agli 800 euro annui mettendo insieme alimentari, carburanti ed energia, Adusbef e Federconsumatori chiedono congiuntamente al governo “di aprire gli occhi sulla situazione del Paese, di tornare alla realtà e di prendere i dovuti provvedimenti del caso, per sostenere la domanda di mercato e l’intera economia e non per affossarla ulteriormente

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