Udito: i pericoli per adulti e bambini

Molti li sottovalutano o non conoscono fino in fondo i danni che il rumore eccessivo è in grado di provocare. Per questo è buona norma informarsi, conoscere dove il rischio è maggiore in modo tale da proteggersi, per quanto possibile, se non possiamo chiedere agli automobilisti di smettere di suonare il clacson, possiamo però abbassare il volume del nostro mp3.

Sono due gli elementi che rendono un rumore particolarmente dannoso per la nostra salute: l’intensità e la durata. Quando un rumore ha una intensità tra i 40 e i 60 decibel inizia a provocarci fastidio, l’aumento dell’intensità corrisponde al variare dei sintomi, possiamo quindi accusare disturbi fisici come colite e tachicardia, nausea e mal di testa fino ad arrivare a seri problemi all’udito. I rumori più nocivi sono tanti e diversi: clacson, antifurti, rombo delle moto di grossa cilindrata, sirene dei mezzi d’emergenza, ma anche aspirapolvere, tv e radio ad alto volume.

È molto importante tenere sotto controllo anche l’udito dei più piccoli, fin dai primi mesi di vita, in modo tale da individuare subito eventuali problemi e intervenire prontamente. I genitori possono accorgersi di eventuali disturbi uditivi del loro figlio, osservando se lui reagisce a stimoli sonori voltando la testa verso la sorgente del suono, ma è solo con uno specifico test che si possono individuare eventuali problemi. Il Boel test è un test comportamentale in grado di fornire informazioni non solo sull’udito del bambino, ma anche sulle sue capacità uditiva e motoria.  L’età ideale per l’esecuzione va dai 7 ai 9 mesi.

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