Rifiuti come fonte di guadagno della ristorazione

Energia dai rifiuti della ristorazioneCon il nuovo anno arrivano le ennesime preoccupazioni per chi lavora nel campo della ristorazione, adesso la paura maggiore deriva dalla nuova Tares, ovvero dal nuovo aumento della tassa sui rifiuti. Eppure proprio i rifiuti derivanti dagli avanzi di ristorazione sono considerati per legge dei sottoprodotti per la produzione di energia rinnovabile, almeno da quando venne approvato il decreto Dm del 6 luglio 2012. Questo è quanto ricorda Walter Righini, presidente della Federazione Italiana dei Produttori di Energia da fonti Rinnovabili: i rifiuti non devono essere una causa di perdita per i ristoratori, bensì una fonte di guadagno.

Per Righini la situazione è molto semplice: “anziché smaltire un rifiuto, questi sottoprodotti potrebbero essere utilizzati nella produzione di biogas e produrre energia. Morale? I ristoranti potrebbero avere un ricavo dagli avanzi della ristorazione e non un costo.” Sono circa due anni che la Fiper continua a combattere la stessa battaglia, di recente la Federazione guidata da Righini ha sollecitato nuovamente il ministero dell’ambiente affinché quanto deciso per decreto diventi finalmente esecutivo. I vantaggi di una tale manovra sono ben dimostrati dagli ottimi risultati che tale pratica sta riscuotendo in alcuni comuni della vicina Svizzera. “Non stiamo parlando quindi di fantascienza ma di una filiera già avviata su micro scala, che necessita di un’attenta selezione, gestione e organizzazione logistica. Con conseguente riduzione dei costi per ristoratori e effetti positivi per l’ambiente e ritorni economici sul territorio.

Il vantaggio economico derivante dalla rivalutazione dei rifiuti non andrebbe soltanto a risollevare il settore della ristorazione, ma andrebbe a rilanciare anche l’intera economia italiana. Non si può trascurare la possibilità di beneficiare di un’energia, quella del biogas, prodotta con quei rifiuti che per ora rappresentano solo un costo aggiuntivo.

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