La Crisi del Debito modifica le abitudini alimentari degli Italiani

Crisi del debito e povertà oramai sembrano viaggiare a braccetto! Due facce della stessa medaglia e a pagarne le spese, ovviamente, i comuni cittadini costretti ancora una volta a tirare la cinghia per andare avanti. Numerosi sono i settori colpiti dalla crisi,e numerosi i campi in cui gli italiani hanno dovuto operare delle restrizioni, non in ultimo, anche in campo alimentare.

A quanto pare infatti la crisi (così come accadeva 80 anni fa) sta cambiando pian piano le abitudini alimentari degli italiani e i loro menù. Secondo una ricerca condotta da Coldiretti, infatti, sulle tavole del bel paese si mangia piu’ pasta (+3,6 per cento) e meno carne (-5,5 per cento), con una flessione media degli alimentari stimata vicina al 3 per cento.

La carne costa, e non sempre è possibile quindi permettersela. Questo è l’avvilente quadro presentato dalla Coldiretti al Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa d’Este di Cernobbio. Secondo le stime, a calare non solo i consumi di carne, ma bensì anche di pesce (-1 per cento) e ortofrutta (-0,9) a dispetto invece del pane che fatto registrare un aumento del +1,3 per cento.

Ritornano in voga insomma, gli alimenti poveri, proprio come nell’Italia dei nostri nonni. Ed infatti, sembra essere tornato di moda anche il “fai da te”. Sono sempre più numerose le famiglie che preferiscono produrre gli alimenti in casa come pane, torte, confetture, pizze e conserve

Registrati infatti aumenti ingenti per alimenti basilari quali farina (+8,3 per cento), uova (+5,3) e burro (+2,8). Il quadro è tutt’altro che positivo insomma, ed è difficile mantenere un po’ di ottimismo.

Tutta colpa di Monti e delle sue manovre? C’è chi dice di si, ma il premier stavolta ha voluto difendersi da tali accuse sottolineando che misure così restrittive erano inevitabili e necessarie per salvare il futuro dell’Italia. (Per leggere l’articolo in questione visita il seguente link).

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