Non ci sono cartucce da cambiare nella nuova stampante Epson EC-01. L’inchiostro già in dotazione all’acquisto corrisponde a circa 40 cartucce e basta per 8mila fogli, ovvero circa tre anni di utilizzo medio. Con questo sistema si risparmia l’imballaggio, lo stoccaggio e il riciclo delle cartucce e si arriva ad un risparmio del 60% sui costi di utilizzo.
Epson ha lavorato per ridurre i consumi di energia in fase di esercizio: 26 W in stampa, equivalenti a soli 12 kg di CO2 in un anno, cioè il 90% in meno rispetto a una laser di pari categoria. In altre parole: per compensare le emissioni di Epson EC-01 bastano solo due alberi, mentre per i 350 Kg di CO2 della laser tradizionale ne servono ben 44.
Epson EC-01 è prodotta con materiale riciclabile. Al termine dell’utilizzo può essere riconsegnata ai centri di raccolta dove verrà o rigenerata e reimmessa sul mercato, o avviata al riciclaggio dei singoli componenti. Per incentivare questo processo, Epson pratica uno sconto di 50 Euro sull’acquisto di una nuova EC-01 a chi ne riconsegna una.
Abbiamo intervistato Isacco Petrucci, product manager di Epson, il quale ci ha detto che il processo di rigenerazione può essere ripetuto fino a 3 volte. Quando la macchina non può più essere ricaricata di inchiostro e l’usura ne potrebbe pregiudicare la funzionalità, viene tolta dal mercato e il 60% dei suoi pezzi può essere riciclato.
L’ultimo dubbio che ci siamo voluti togliere è questo: se una stampante dura 3 anni e viene riciclata 3 volte, tra 9 anni sarà ancora “vendibile” o sarà ormai un modello superato? Ci hanno risposto che il prodotto in sé è il veicolo per fornire il servizio: la stampa di 8000 pagine. Il servizio resta valido nel tempo.
Via | Epson
Fonte: Ecowiki.it